Ragno violino, Bassetti spiega perché il morso può essere letale
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Ragno violino, torna la paura d’estate: Bassetti spiega perché il morso può essere letale

Il ragno violino

Bassetti lancia l’allarme sul ragno violino: un bimbo di 4 anni di Caivano operato per necrosi. Perché questo morso può essere letale.

Con l’arrivo del caldo torrido previsto per la fine di luglio, a lanciare un nuovo allarme è l’infettivologo Matteo Bassetti, che in un video pubblicato su Instagram segnala il ritorno del ragno violino, un aracnide silenzioso ma potenzialmente molto pericoloso.

A riaccendere i riflettori su questo tema è il caso di un bambino di quattro anni morso a Caivano, nel napoletano. Il piccolo è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli e sottoposto a un intervento chirurgico per necrosi dei tessuti.

Matteo Bassetti

Ragno violino, l’allarme di Basetti e il caso del bambino di 4 anni

Si torna a parlare del ragno violino. L’anno scorso abbiamo assistito a numerosi casi, anche alcuni veramente impegnativi e qualcuno mortale“, ha dichiarato Matteo Bassetti, sottolineando come il fenomeno non sia isolato.

Il ragno violino, così chiamato per la macchia scura a forma di violino sul dorso. Non è aggressivo per natura, ma può mordere se si sente minacciato. Generalmente il morso provoca solo una reazione locale, ma in determinate circostanze può iniettare veleno capace di creare una zona necrotica sotto la pelle, ideale per la proliferazione batterica.

Il caso di Caivano rappresenta un esempio lampante di come un morso apparentemente innocuo possa degenerare. “Un bambino di quattro anni a Caivano è stato morsicato dal ragno violino. È stato operato, gli è stata levata l’escara e quindi pare che non sia più a rischio delle complicanze“, ha spiegato l’esperto.

Le complicazioni del morso: il rischio di infezioni gravi

Ma perché questo tipo di morso può diventare così pericoloso? Matteo Bassetti chiarisce: “Il ragno violino quando ti morde non succede granché, ma in alcune situazioni particolari viene iniettato il veleno che forma poi in qualche modo un’area sotto la quale possono proliferare i batteri e il rischio naturalmente è quello che questi batteri possano poi dare un’infezione grave, profonda, con una forma addirittura a delle forme di fascite”.

La fascite necrotizzante è una delle complicazioni più temute, una patologia che può evolversi rapidamente e richiede un intervento tempestivo. Proprio per questo, è fondamentale non sottovalutare i segnali: “Bisogna pulire molto bene dove si è morsicati, monitorare dove siete stati morsicati e solo in alcuni casi naturalmente alle cure dei medici che saranno in grado di gestire“, conclude l’infettivologo.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2025 15:29

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