Marinella Soldi si dimette dalla presidenza della Rai: assumerà un nuovo ruolo come consigliere non esecutivo del Commercial Board della BBC.
La presidente della Rai, Marinella Soldi, ha annunciato le sue dimissioni, che avranno effetto dal 10 agosto 2024.
La decisione, comunicata tramite una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è stata ufficializzata con un comunicato stampa rilasciato dalla Rai il 23 luglio. A seguire, le motivazioni.
Le dimissioni di Marinella Soldi: le motivazioni della decisione
Le dimissioni di Marinella Soldi, come riportato da Today.it, sono principalmente legate alla sua nuova nomina presso la BBC.
Già membro del Consiglio principale della BBC dal settembre 2023, Soldi è stata selezionata per un ruolo di rilievo all’interno del Commercial Board della BBC.
Nel comunicato stampa diffuso dalla Rai, si legge: “La Presidente della Rai Marinella Soldi è stata nominata consigliere non esecutivo del Commercial Board della BBC dal 1° settembre 2024“.
Il presidente della BBC Samir Shah ha commentato: “Marinella ha una significativa esperienza globale ed una profonda comprensione delle sfide affrontate dai servizi pubblici. Il suo ulteriore contributo sarà prezioso“
Mentre Damon Buffini, presidente del Commercial Board e vicepresidente della BBC, ha espresso entusiasmo per la collaborazione futura: “È un momento critico ed entusiasmante per BBC Commercial, che deve continuare a fornire un rendimento soddisfacente al Gruppo attraverso una ambiziosa strategia di crescita“.
Il futuro della Rai
Con l’uscita di Marinella Soldi, la Rai si prepara ad affrontare una fase di transizione. La sua leadership ha contribuito a consolidare il ruolo dell’emittente pubblica italiana in un contesto mediatico in continua evoluzione.
La riunione del Consiglio di Amministrazione della Rai, prevista per la prossima settimana, formalizzerà le dimissioni e avvierà il processo per la selezione del nuovo presidente.
L’eredità della donna alla Rai si distingue per una gestione orientata all’innovazione e alla qualità dei contenuti, valori che continueranno a essere perseguiti dall’emittente anche in futuro.
La Rai dovrà ora individuare una nuova guida capace di proseguire su questa strada, garantendo al contempo stabilità e crescita.
