Il rapporto di Centro studi di Unimpresa sulla povertà in Italia: “Numeri in vasta crescita”.
ROMA – Il nuovo rapporto del Centro studi di Unimpresa sulla povertà in Italia ha registrato dei numeri in vasta crescita rispetto al passato. A rischio ci sono oltre 10 milioni di italiani. Ai quattro milioni di disoccupati, infatti, potrebbero aggiungersi i 6,3 milioni di occupati con situazioni instabili o economicamente deboli.
Dati naturalmente fortemente condizionati dall’emergenza coronavirus e dalle restrizioni decise dal Governo per cercare di fermare la pandemia.
Unimpresa: “Gli aiuti non bastano”
Il report è stato commentato da Salvo Politino. “Per evitare che questa area di disagio sociale cresca ancora di più – ha detto il vicepresidente di Unimpresa, riportato dall’AdnKronos – bisogna andare ben oltre quei 32 miliardi di euro stanziati col decreto Sostegni, che non bastano, e questo il governo di Mario Draghi deve capirlo rapidamente: la nostra sensazione è che, nonostante l’indiscussa competenza delle figure chiamate a ricoprire gli incarichi più alti in questo esecutivo, non ci sia il reale contatto con la realtà […]“.
“C’è un fattore tempo che è fondamentale – ha aggiunto – lo scostamento di bilancio era stato approvato a dicembre, il decreto che stanzia quei fondi è del 19 marzo e i primi bonifici sono attesi per metà aprile […]. 100 giorni per un pacchetto di aiuti che risponde solo parzialmente alle drammatiche esigenze che stiamo affrontando“.
La crisi economica
L’Italia nei prossimi mesi molto probabilmente sarà chiamata ad affrontare ad una crisi economica impotante. Gli aiuti, infatti, tardano ad arrivare e gli italiani in povertà aumentano di giorno in giorno.
Serve un cambio di passo sia sui ristori che sulla campagna vaccinale per far ripartire il prima possibile il Paese e consentire alle attività di ritornare a poter fare il proprio lavoro senza più stop and go. Le prossime settimane saranno fondamentali e in molti sperano di ritrovare il prima possibile la normalità.