Il nuovo sindaco di Verona, Damiano Tommasi, insediatosi da solo una settimana, ha già dovuto fronteggiare l’emergenza siccità.
Già da oggi infatti, l’utilizzo dell’acqua potabile potrà essere consentito nelle ore diune, dalle 6 alle 21, solo per scopi domestici, ossia per bere e per l’igiene della persona. Nelle ore notturne verrà permesso anche per l’irrigazione degli ortaggi, pur se risulta comunque altamente sconsigliato.
La decisione dell’amministrazione comunale di Verona era attesa. Il Veneto, insieme a Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, è una delle prime cinque Regioni per cui il governo ha dichiarato lo stato di emergenza a causa della siccità.
L’ordinanza
Una nota sul sito comunale della città, dettaglia “a seguito del perdurare della situazione meteorologica e della conseguente emergenza idrica, il sindaco ha firmato una nuova ordinanza che limita l’uso dell’acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l’igiene. Un invito anche ad adottare comportamenti e abitudini utili a ridurre gli sprechi, responsabilizzando ciascun cittadino sull’importanza delle singole azioni per cercare di arginare il problema”.
Come arginare il problema
La documentazione firmata dal neosindaco Tommasi, prevede anche tutta una serie di raccomandazioni, legate ad un utilizzo dell’acqua che risulti serio e responsabile, come ad esempio: “Chiudere sempre il rubinetto quando non serve; preferire la doccia al bagno in vasca, che permettere di abbassare i consumi del 75%; installare il frangigetto ai rubinetti e una cassetta a doppia pulsantiera sul wc per regolare il carico d’acqua dello sciacquone; preferire la lavastoviglie al lavaggio a mano, utilizzandola sempre a pieno carico.
Evitare di sciacquare i piatti sotto il rubinetto prima di inserirli in lavastoviglie consente un risparmio di 38 litri di acqua ogni volta. Non scongelare gli alimenti lasciandoli sotto l’acqua corrente evita uno spreco di ben 6 litri al minuto. Imparare a riutilizzare l’acqua, dalla condensa dei condizionatori all’acqua calda di cottura”.