Formula 1, le reazioni alla guerra in Ucraina

Formula 1, le reazioni alla guerra in Ucraina

Le reazioni della Formula 1 alla guerra in Ucraina. Sono state diversi i commenti arrivati da Barcellona.

BARCELLONA (SPAGNA) – Sono state diverse le reazioni della Formula 1 alla guerra in Ucraina. La notizia ha sicuramente condizionato la seconda giornata di prove dei test di Barcellona e non si esclude nei prossimi giorni un cambio di calendario.

Il Gran Premio di Russia, infatti, ora è a forte rischio e capiremo nel giro di poco tempo se questa decisione di Putin porterà il circus a non gareggiare in terra sovietica.

La dura reazione di Vettel e il silenzio della Haas

Uno dei primi piloti a criticare duramente la decisione di Putin è stato Sebastian Vettel. Come riportato da Sky Sport, il pilota tedesco ha detto di essere pronto a “non correre in Russia perché la mia posizione è quella di non andare. E’ sbagliato gareggiare in quel Paese. Mi dispiace per le persone, persone innocenti che stanno perdendo la vita, uccise per ragioni stupide e una leadership veramente strana e folle“.

Come detto, la Fia ha iniziato una valutazione per capire le decisioni da prendere. Intanto alla conferenza non ha preso parte il team principal della Haas Steiner. Il motivo? Lo sponsor russo della squadra e la presenza del pilota sovietico Mazepin.

Sebastian Vettel

Seconda giornata di test dominata da Leclerc

Intanto nella seconda giornata di test la Ferrari si piazza ancora davanti a tutti. Leclerc con altri 79 giri messi a referto a piazzato il miglior crono davanti a Gasly e Ricciardo, il migliore della mattinata. Buona giornata per Russell, che ha preceduto Sainz. Ultimo crono per Hamilton, ma come sempre si tratta di un periodo che serve a raccogliere dati per la prossima stagione.

Primo campanello di allarme in casa Red Bull. Perez, infatti, in mattinata ha dovuto interrompere la sua sessione per un problema al cambio.