Recovery fund, ecco il piano: giù le tasse, raddoppiare il Pil. I progetti del governo

Recovery fund, ecco il piano: giù le tasse, raddoppiare il Pil. I progetti del governo

Recovery fund, il piano del governo per accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione europea. I progetti dell’esecutivo.

Il governo ha messo a punto il piano per accedere ai fondi del Recovery fund. Si tratta di un documento di oltre 70 pagine e oltre 30 slide inviato ai presidenti di Camera e Senato.

Recovery fund, le missioni del governo

Il documento è diviso in cinque parti. Sono sei le missioni che si pone l’esecutivo

Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo;
Rivoluzione verde e transizione ecologica;
Infrastrutture per la mobilità;
Istruzione, formazione, ricerca e cultura;
Equità sociale, di genere e territoriale;
Salute
.

Confermata l’intenzione di concentrarsi su pochi fronti per evitare di disperdere le energie e soprattutto i fondi a disposizione.

Giuseppe Conte

Gli obiettivi principali

Tra gli obiettivi principali del governo c’è quello di raddoppiare il tasso di crescita del Pil. Massima attenzione anche al tasso di occupazione, con lo scopo di aumentare il tasso di dieci punti percentuali.

Gli altri obiettivi

Uno degli obiettivi del governo è quello di abbassare lea pressione fiscale sulle famiglie.

“Una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”, si legge nel documento emerso a mezzo stampa.

Rientra nel piano anche il tema delle concessioni autostradalial fine di garantire maggiore trasparenza competitività tra gli operatori e il corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e l’interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti, dando tempestiva attuazione alle delibere dell’Autorità di regolazione dei Trasporti”.

Il salario minimo. Non manca un riferimento anche al salario minimo, un tema sul quale si è soffermata anche Ursula von Der Leyen in occasione del suo intervento sullo Stato dell’Unione.

L’introduzione del salario minimo legale garantirà ai lavoratori nei settori a basso tasso di sindacalizzazione un livello di reddito collegato ad uno standard minimo dignitoso, evitando al contempo dumping contrattuale e rafforzando la contrattazione nei settori in cui è più debole“, si legge nel documento redatto dal governo italiano.

Conte disponibile a riferire in Parlamento

Se le Camere lo riterranno opportuno, il governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nelle sedi decentrate delle commissioni sia nella sede plenaria dell’assemblea“, riferisce il Presidente del Consiglio in una lettera visionata e riportata dall’ANSA.

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