Sì al Recovery fund ma l'Ue resta divisa sul sistema di finanziamento
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Direttore: Alessandro Plateroti

Recovery fund, è ancora Italia-Germania: Ue divisa su come finanziarlo

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Fumata bianca sul Recovery fund ma la partita è ancora aperta: Ue divisa sul come finanziare il fondo. Prestiti o finanziamenti a fondo perduto?

Il vertice europeo del 23 aprile non si è concluso propriamente con una fumata bianca e non ha appianato tutte le divergenze. Passa la proposta del Recovery fund, ma non è chiaro come debba essere finanziato. O meglio, i leader europei hanno idee diverse, anche opposte. Tradotto, ad oggi lo strumento potrebbe essere tanto gradito quanto sgradito all’Italia.

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Sì al Recovery fund ma l’Ue resta divisa: come finanziarlo? La partita resta aperta

In effetti quello del finanziamento è un tassello decisivo nel quadro generale. Un conto è parlare di prestito, quindi soldi da restituire, un altro conto è parlare di finanziamenti a fondo perduto. Il primo scenario non è propriamente allettante, il secondo rappresenta un successo del nostro governo. La sensazione è che si possa arrivare a un compromesso, ma a quel punto sarebbe tutto da analizzare ed approfondire.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/europeanparliament

La Merkel tiene la posizione, la Francia resta al fianco dell’Italia e della Spagna

Una delle più agguerrite, e non sorprende, è Angela Merkel, che ha ribadito come il fondo sarà collegato al prossimo bilancio europeo per i prossimi sette anni.

Il premier italiano Giuseppe Conte esulta per il risultato ottenuto ma probabilmente in cuor suo è consapevole del fatto che l’impresa non è ancora compiuta.

“L’Italia è in prima fila a chiedere il Recovery Fund. Uno strumento del genere era impensabile fino a adesso e renderà la risposta europea più solida e coordinata. Grandi progressi impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno”, ha dichiarato Conte al termine del vertice.

Il premier Conte chiede di fatto un fondo da 1.5000 miliardi che dovrebbe essere composto da prestiti e finanziamenti a fondo perduto. E la seconda parte del ragionamento non piace particolarmente alla Merkel. La Francia resta alleata dell’Italia e della Spagna e si unisce alla richiesta di trasferimenti a fondo perduto. Alla von der Leyen l’arduo compito di trovare un punto di equilibrio.

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ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2020 15:23

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