L’analisi dei tecnici sul Recovery plan italiano: programmata una spesa superiore alle coperture garantite dall’Unione europea.
Ombra sul Recovery plan italiano dopo l’analisi effettuata dal servizio Bilancio di Camera e Senato: in sostanza emerge che il piano dell’Italia prevede spese che vanno oltre le coperture. In poche parole mancano 14 miliardi e mezzo circa.
Nel Recovery plan italiano ci sarebbero 14 miliardi ‘scoperti’
Provando a semplificare quanto emerso nel corso dell’analisi, i fondi a disposizione dell’Italia sono 209,5 miliardi di euro mentre il Recovery plan italiano prevede spese per 223,9 miliardi. Emerge così lo scostamento da 14,4 miliardi che non ci sarebbero ma che sarebbero contemplati nel piano.
Inevitabilmente i tecnici chiedono chiarimenti e ipotizzano due scenari. Il primo è che la Commissione europea possa bocciare alcuni progetti, ipotesi non impossibile. In questo caso resta da capire se l’Italia porterà comunque avanti questi progetti senza la copertura europea, quindi andando ad incidere sul deficit, o se si limiterà a depennare i progetti bocciati dall’Unione europea. Nel secondo scenario Bruxelles approva tutto il pacchetto presentato dall’Italia. A questo punto il problema è lo stesso: dove e come rimediare i quasi 15 miliardi scoperti?
Le motivazioni del governo
La possibile risposta ai quesiti è contenuta nel documento presentato dal governo, che ipotizza che una riduzione dell’impatto dell’indebitamento netto o una riduzione dei fondi rispetto alle richieste. Tenersi larghi nella stima è quindi una sorta di precauzione.
Il riferimento di Emma Bonino
La notizia, riportata da il Corriere della Sera, è stata ripresa anche da Emma Bonino, che al termine delle consultazione, nel dire no all’ipotesi del Conte ter, si è detta disponibile ad appoggiare una maggioranza europeista in grado di spendere nel migliore dei modi i fondi stanziati dall’Europa. E poi ha fatto riferimento al buco emerso nel corso dell’analisi.