Reddito di Cittadinanza, polemiche su Pomigliano d’Arco, paese di Luigi Di Maio. Il Ministero del Lavoro risponde alle critiche: errati i dati pubblicati.
Pomigliano d’Arco, famoso per essere il paese natìo di Luigi Di Maio, si sarebbe meritato un’altra fama, diventando il Paese del Reddito di Cittadinanza. Dei trentanovemila abitanti del piccolo centro, dodicimila ricevono il sussidio statale lanciato proprio dal figlio della Campania, il ragazzo che ce l’ha fatta ed è arrivato al governo passando per la porta principale. Almeno in occasione del primo mandato.
Reddito di Cittadinanza a Pomigliano d’Arco, i numeri su la Stampa
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, dei dodicimila soggetti che riceverebbero il Reddito di Cittadinanza, nessuno sarebbe stato contattato per un’offerta di lavoro. Perché riceverebbero? Perché il Ministero ha contestato i numeri emersi nelle prossime ore per scacciare la fama di Paese privilegiato dal governo. Proviamo a fare luce sulla vicenda che imbarazza il governo.
Pomigliano d’Arco è la città dove abita Luigi Di Maio con la sua famiglia. Il totale degli abitanti ammonta a 39mila. 12mila di questi ricevono il reddito di cittadinanza. Di questi, nessuno è stato chiamato a svolgere lavori socialmente utili e nessuno ha ricevuto offerte di lavoro. Ma i numeri vengono contestati dal ministero.
I conti in tasca ai residenti di Pomigliano d’Arco li ha fatti Nicolò Zancan (de la Stampa). Gli aventi diritto al reddito di cittadinanza sono 982.000. Nella provincia di Napoli si era registrato un numero record di domande. Secondo Zancan (di seguito il sevizio per la Stampa) a Pomigliano d’Arco 12.000 abitanti (su un totale di 39.000) avrebbero ottenuto il sostegno statale. Inoltre senza ricevere offerte di lavoro negli ultimi mesi.
Il Ministero del Lavoro replica alle accuse: i numeri non sono corretti
Il Ministero del Lavoro, visionato e analizzato il servizio, ha voluto specificare come i 12.000 percettori del Reddito di Cittadinanza effettivamente registrati al Centro per l’impiego di Pomigliano d’Arco si riferiscono a diversi comuni (Pomigliano d’Arco, Acerra, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Sant’Anastasia e Volla).
In questo caso le percentuali cambiano. Secondo i dati del Ministero i 12.000 percettori devono essere rapportati a un totale di 208.000 abitanti (la somma di quelli dei Comuni menzionati) e non ai 39.000 di Pomigliano d’Arco.
Una verifica dei dati sembrerebbe confermare la versione del Ministero del Lavoro ma la sensazione è che la questione non sia ancora conclusa.