Reddito di cittadinanza, Fratoianni: “Strumento di protezione sociale”

Reddito di cittadinanza, Fratoianni: “Strumento di protezione sociale”

Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, al Forum dell’ANSA si sofferma sulle emergenze del Paese e sull’utilità del reddito di cittadinanza.

I forum dell’Ansa vanno avanti con le discussioni e i confronti tra i leader politici. In vista delle elezioni del 25 settembre Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha partecipato all’intervista avvenuta venerdì 16 settembre. Qui esprime la sua approvazione sul reddito di cittadinanza, come uno strumento di protezione sociale, in parallelo a una propensione verso i contratti a tempo indeterminato da garantire ai cittadini.

Reddito di Cittadinanza

In sostegno del Paese

A intervistarlo durante il Forum Ansa è stato il direttore Luigi Contu insieme al suo collega della redazione politico parlamentare Giampaolo Grassi. Commentando la tragedia che ha colpito le Marche, il leader di Sinistra Italiana – Nicola Fratoianni – si sofferma sull’aiuto che il nostro Paese chiede incessantemente. E’ necessaria una maggiore cura del territorio per evitare che si vengano a riscontrare danni di quest’entità.

Secondo il leader, bisogna aver chiaro che “o la politica si occupa di queste questioni o si rischia di perdere una sfida per il futuro”. Ciò che è accaduto nella regione delle Marche è la conseguenza di un “clima impazzito” che va a scaricarsi sul nostro territorio. Il compito della politica è occuparsi di queste emergenze. In sostegno del proprio partito, Fratoianni parla anche della guerra in corso correlata all’appoggio che dà Putin alla destra nazionalista.

Tra le richieste di aiuto che i cittadini urlano ormai da troppo tempo, al centro abbiamo innanzitutto quelle a livello economico. In questo contesto, Fratoianni afferma: “Il reddito di cittadinanza è uno strumento efficace che va migliorato ma rappresenta uno strumento di protezione sociale”. Il leader di Sinistra Italiana propone un ritorno ai contratti a tempo indeterminato e un salario minimo lordo orario non inferiore ai 10 euro, per intersecarsi con “gli obiettivi della transizione ecologica che porterà ad una ridistribuzione del lavoro”.