Arianna Meloni accusa il centrosinistra di aver strumentalizzato il referendum per fini politici interni: il duro attacco.
Nel corso dell’evento “Spazio Lavoro” tenutosi a Lecce, Arianna Meloni, segretaria politica di Fratelli d’Italia e sorella della presidente del Consiglio, ha espresso una dura critica nei confronti del centrosinistra, accusato di aver utilizzato il recente referendum a scopi interni. Nelle scorse ore, anche la premier e leader di FdI ha lanciato una stoccata contro l’opposizione.
“La sinistra è andata nel pallone”
Per Arianna Meloni, come riportato da Il Tempo, la sinistra mostra segni evidenti di smarrimento: “La sinistra è andata nel pallone“. Per la segretaria politica di Fratelli d’Italia, la consultazione è stata un’occasione per la sinistra di mettersi in competizione: “Il referendum è stato utilizzato anche per fare una sorta di primarie all’interno del centrosinistra su chi fosse più di sinistra tra Landini, Schlein e compagnia cantante“.
Ha però ricordato che il referendum ha avuto un costo pubblico notevole: “Ti fa un pochino arrabbiare è che questo referendum è costato 400 milioni di euro di soldi pubblici“. Un confronto diretto con il metodo seguito dal suo partito: “Noi siamo abituati che quando decidiamo di fare delle competizioni nel nostro partito organizziamo i congressi e ce li paghiamo anche da soli, invece di farli pagare dagli italiani“.
Il piano del centrosinistra secondo Arianni Meloni
Una delle accuse più forti contro il centrosinistra, aggiunge Il Tempo, è quella di utilizzare i referendum per attaccare il governo, arrivando perfino a mettere in discussione “leggi che ha fatto quando era al governo“. Una strategia che – secondo Arianna Meloni – non ha pagato, come dimostrano i “numeri abbastanza impietosi“.
Infine, continua Il Tempo, la sorella della premier Giorgia Meloni ha commentato la debacle del centrosinistra con una battuta: “Qualcuno inventa i referendum, qualcuno crea posti di lavoro“.
