Regionali in Sardegna, Todde chiude le porte al riconteggio: “Non previsto”

Regionali in Sardegna, Todde chiude le porte al riconteggio: “Non previsto”

Dopo aver vinto le Regionali in Sardegna contro il candidato di centrodestra, Alessandra Todde non lascia spiraglio al possibile riconteggio.

La vittoria alle Regionali in Sardegna e l’ipotesi riconteggio dei voti. Alessandra Todde, fresca neo presidente dell’Isola, ha commentato, ospite di Monica Maggioni a ‘In Mezz’ora’, le indiscrezioni secondo cui il vantaggio che la separa dal candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, si sarebbe assottigliato dando adito all’ipotesi di riconteggio dei voti.

Alessandra Todde

Regionali in Sardegna, Todde e il riconteggio

Ad una settimana dalla chiusura delle urne e dall’inizio dello spoglio a seguitoi delle Regionali in Sardegna, lo scrutinio in tutte le sezioni non è ancora terminato. Mano a mano che si contavano le ultime schede, il vantaggio della vincitrice, Alessandra Todde, è andato a ridursi dando adito a rumors a proposito di un possibile riconteggio dei voti.

Un pensiero che ha portato Fratelli d’Italia e anche la Premier Giorgia Meloni ha parlare della possibilità di una “verifica” se necessaria.

Sul tema, però, proprio la Todde è stata piuttosto chiara e serena: “Aspetteremo quello che comunicherà il tribunale della Corte di Appello di Cagliari. Ma i dati delle 22 sezioni mancanti che ci arrivano dai nostri rappresentanti di lista ci lasciano stare tranquilli”, ha detto la candidata vincitrice del campo largo M5S-Pd a Rai 3.

E ancora: “Voglio dire serenamente che per riuscire ad andare contro l’evidenza del tribunale occorre fare ricorso e deve essere motivato. Un riconteggio totale non è proprio previsto dalla legge, si può fare per singole sezioni e deve essere motivato. Io sono molto serena e tranquilla”.

I dati sui voti: il vantaggio

La serenità della Todde deriva anche dai numeri a sua disposizione. La politica ha spiegato: “Abbiamo una forchetta tra i 1450 e i 1600 voti di vantaggio che in questo momento ci fa stare tranquilli. Questo è il conto finale per noi, ben lontano dai 200 o 400 voti di scarto che sento vagheggiare da qualche giorno”. 

Per questa ragione, il pensiero della presidente sarda si è spostato sulle prossime Regionali in Abruzzo dove anche lei intende essere presente per dare un segnale agli elettori: “Ci andrò l’8 marzo, alla festa della donna. La coalizione deve usare ogni leva possibile per cercare di mandare a casa, almeno a livello regionale, questa destra”, ha sottolineato.