Nuovi dissidi tra Pd e Terzo Polo. Il candidato D’Amato apre ai grillini e suscita l’ira di Calenda pronto per un candidato alternativo.
Alessio D’Amato, il candidato dem per la presidenza della Regione Lazio è aperto ad un ticket con Donatella Bianchi, la candidata del M5S. “Da parte mia le porte sono sempre aperte, anche per un accordo in extremis. Se Donatella Bianchi volesse fare un ticket sarebbe una cosa gradita” ha dichiarato ieri su La7 l’assessore alla Sanità della regione.
Sul Manifesto è apparso un appello alle forze opposte al centrodestra per allearsi e contrastare il candidato Francesco Rocco che il 12 febbraio alle urne ha molte più probabilità di vincere le elezioni Regionali in Lazio con il centrosinistra e M5S separati. Da parte del M5S però non c’è un commento a questo appello né viene visto positivamente quest’apertura direttamente dal candidato D’Amato.
Ad intervenire sulle dichiarazioni di Alessio D’Amato, invece è stato Carlo Calenda, leader di Azione. Sentendo un’eventuale apertura con il M5S il leader del Terzo Polo ha subito messo i paletti e ha chiesto delucidazioni al candidato dem che i centristi hanno deciso di sostenere. “Faccelo sapere rapidamente Alessio D’Amato in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi” ha scritto Calenda su Twitter.
Bianchi chiude le porte al Pd in Lazio
Ma sembra non esserci pericolo perché la giornalista Donatella Bianchi, candidata con i grillini alle regionali del Lazio ha chiuso ogni spiraglio. Intervistata dal Fatto Quotidiano ha detto: “Il Pd ha calato un candidato dall’alto. Giuseppe Conte aveva chiesto di parlare delle cose da fare, ma come risposta ha ottenuto una fuga in avanti sul candidato. Noi siamo stati coerenti. Ripeto, chiedevamo un confronto a partire dai programmi, ma non siamo stati ascoltati. Ora, se qualcuno vuole fare un passo indietro, è padrone di farlo” ha detto Bianchi facendo intuire che non si sposterà di un millimetro dalla sua candidatura.
Pd e M5S che hanno governato insieme per questi anni nella regione non possono proseguire più il cammino uniti. Oltre a ciò che è accaduto a livello nazionale, il problema principale riguarda la capitale. Come sottolinea Bianchi, il Pd è favorevole al termovalorizzatore a Roma, voluto dallo stesso Gualtieri mentre i grillini sono stati i primi a opporsi alla soluzione per i rifiuti. Secondo la candidata questo impianto quando sarà terminato fra sette anni, sarà già obsoleto. Per questo propone “soluzioni diverse, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti. Il Lazio è la 18esima regione italiana per percentuale di raccolta differenziata. Non è accettabile” precisa la candidata pentastellata.