Londra rinvia l’innalzamento dell’età pensionabile nel settore pubblico dopo le continue rivolte del governo francese.
I disordini recenti avvenuti in Francia per le pensioni hanno spaventato anche i suoi vicini, che hanno deciso di fare un dietro front per non rischiare di venire additati dai conservatori. Così, il ministro del Lavoro Mel Stride preferisce rinviare l’aumento dell’età pensionabile nel settore pubblico da 66 a 68 anni, passando la palla al prossimo esecutivo.
La riforma delle pensioni viene rinviata a data da destinarsi, presumibilmente nel 2024, come già successo numerose volte nel corso degli ultimi anni. A partire dalla pandemia Covid alla guerra in Ucraina, fino all’inflazione che hanno spinto i diversi premier del Downing Street a far slittare il provvedimento.
Cosa ci si aspetta da Londra?
Adesso che alla guida del governo britannico c’è Rishi Sunak, si spera in una ripresa generale e soprattutto nell’attuazione di questo provvedimento che potrebbe diventare uno dei punti forti delle riforme dei conservatori.
Tuttavia, il ministro del Lavoro Mel Stride ha ammesso che l’aumento dell’età pensionabile può attendere. Il Guardian sostiene che “i disordini in Francia (…) hanno spaventato i funzionari britannici”, ma il ministro ribatte: “Non credo sia nella nostra psiche nazionale iniziare rivolte e bruciare cose per le pensioni statali. Alla fine ho preso la decisione a causa del Covid, delle incertezze economiche e del fatto che l’importante è dare alle persone un preavviso di 10 anni per qualsiasi cambiamento”.
Lasciando che se ne occupi il prossimo esecutivo, Stride non nega che il tema da affrontare potrebbe essere significativamente spinoso. Intanto, gli ex dipendenti statali in pensione quest’anno vedranno una crescita del 10% sui loro assegni, “in un momento in cui la crescita dei salari è solo di circa il 5,5% a causa dell’elevata inflazione”.