La relazione della Corte dei Conti sul Pnr: ecco tutti i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Corte dei Conti: “Pil peggiore delle stime del Governo”. E Fitch prevede una crescita zero per il prossimo quinquennio

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La relazione della Corte dei Conti sul Pnr: “Crescita dell’Italia inferiore alle stime del Governo”.

ROMA – E’ stata pubblicata la relazione della Corte dei Conti fatta sul Pnr per l’anno 2020. “I dati più recenti – si legge nel testo citato da RaiNews24non escludono la possibilità di un rimbalzo sensibile nel secondo semestre, anche se restano alte le possibilità che la revisione del quadro macronoeconomico di settembre dovrà prevedere un aggiustamento peggiorativo delle principali grandezze, con una ulteriore riduzione della crescita nominale del Pil probabilmente superiore al punto percentuale“.

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Una visione simile anche da parte di Fitch che ha previsto una crescita pari a zero per il prossimo quinquennio.

Reddito di cittadinanza

Nella relazione c’è un passaggio anche sul reddito di cittadinanza: “L’introduzione di questo strumento si rivela fondamentale per arginare la condizione di povertà di oltre 1,2 milioni di famiglie. A oltre un anno dalla sua approvazione, si conferma in grado di fornire un apprezzabile contributo al contrasto della povertà assoluta, soprattutto nel Mezzogiorno“.

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Scelte chiare

La Corte dei Conti ha chiesto al Governo di adottare “delle scelte anche in ordine alle priorità. Nella prospettiva di una progressiva uscita dalla fase più acuta dalla crisi sanitaria ed economica, i provvedimenti da adottare dovrebbero essere individuati sulla base di scelte strategiche chiare, rifuggendo da logiche adattive volte ad una semplice ricomposizione delle condizioni precedenti alla pandemia“.

La crisi – ha concluso la Corte – è destinata a dare un’accelerazione alle trasformazioni nei processi di produzione e nell’utilizzo di innovazioni […]. Per questo si richiede la disponibilità di infrastrutture di rete che consentano di accedere in ogni parte del Paese a servizi di tipo amministrativo e di apprendimento a distanza. Anche per cogliere queste nuove opportunità al processo di transizione alla green economy, ci sarà bisogno di un forte impegno culturale e progettuale in settori strategici come quello del’energia e dei trasporti“.

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ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2020 21:45

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