Un investimento sicuro a lungo termine
Il rendimento dei buoni fruttiferi postali a 10 anni è esattamente la metà di quello che renderebbero alla scadenza dei 20 anni.
Perché investire in buoni fruttiferi postali?
Si tratta di un tipo di investimento estremamente sicuro, addirittura tradizionale nel nostro paese. E’ consueto infatti che si intesti a un bambino appena nato un buono fruttifero postale che giungerà a piena maturazione quando il bambino avrà 20 anni e potrà quindi ritirarlo e usufruirne come vuole.
A livello prettamente tecnico, i buoni fruttiferi postali sono prodotti finanziari nominativi. In passato erano rappresentati da documenti cartacei, attualmente si parla di buoni dematerializzati per indicare le registrazioni contabili e informatiche di detti buoni, che mantengono le stesse proprietà dei tradizionali titoli cartacei.
I Buoni Fruttiferi Postali sono titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP S.p.A.) che li eroga ogni giorno.
Il rating dell’emittente è considerato abbastanza elevato dalle principali agenzie di rating mondiali: BBB- per Standard & Poor, Baa2 per Moody’s e BBB+ per Fitch. Si tratta quindi di investimenti di caratura minore rispetto ai titoli emessi da enti con rating di tipo A, ma rientrano comunque tra gli investimenti sicuri poiché garantiti dallo Stato Italiano.
I buoni fruttiferi postali sono investimenti a lungo termine assimilabili alle obbligazioni senza cedola o zero coupon, dal momento che non vengono versati periodicamente gli interessi all’investitore, ma gli vengono corrisposti tutti assieme insieme al capitale iniziale al momento dello scadere del titolo.
Il rendimento dei buoni fruttiferi postali a 10 anni
I tassi di interesse dei buoni fruttiferi postali si incrementa di anno in anno per tutta la durata del possesso del titolo.
Quale che sia il tipo di titolo posseduto e il tasso di interesse applicato, quest’ultimo allo scadere del decimo anno sarà sempre la metà di quello applicato al ventesimo anno.
Il titolo emesso più di recente, cioè il TF120A160218, cioè a partire dal febbraio dello scorso ano, non fa eccezione: il tasso effettivo di rendimento annuo lordo allo scadere del decimo anno è dello 0,15% e sarà dello 0.30% se si lascia maturare il titolo fino al ventesimo anno.