Matteo Renzi commenta il fallimento del referendum sul lavoro. Critiche ai quesiti “ideologici” e accuse a Meloni.
Nel weekend referendario appena trascorso, il quorum pare non essere stato raggiunto: l’affluenza alle 23 di domenica si è fermata al 22,73% per Matteo Renzi. Un dato che sembra confermare l’ennesima sconfitta per la partecipazione democratica, specialmente quando si tratta di quesiti tecnici e poco coinvolgenti.
Tra i primi a commentare, Matteo Renzi – leader di Italia Viva – non usa mezzi termini. “Il fallimento era facilmente prevedibile vedendo i precedenti”, afferma, riferendosi al contesto già visto in consultazioni simili. Per lui, le cause dell’astensione sono evidenti: “I quesiti sul lavoro erano ideologici e rivolti al passato, come abbiamo detto in tutte le varie tribune televisive.” Come riportato da today.it

Il centrosinistra deve guardare avanti
Nel suo messaggio, Renzi coglie l’occasione per criticare anche il centrosinistra, a suo avviso troppo ancorato a battaglie simboliche: “Spero che sia chiaro che per costruire un centrosinistra vincente bisogna parlare di futuro, non di passato. Ingaggiare battaglie identitarie, infatti, fa vincere i congressi ma non fa vincere le elezioni.” Il leader di Italia Viva invita a un cambio di prospettiva: serve aprirsi al ceto medio, uscire dal recinto ideologico e costruire un’alternativa politica credibile. Come scritto da today.it
Renzi: “Io ho votato. Meloni voltagabbana professionista”
Il passaggio più duro è però riservato alla Presidente del Consiglio. Renzi ricorda che anche in passato Italia Viva ha suggerito l’astensione, come nel caso del referendum sulle trivelle: “Io ho sempre rispettato la scelta di non andare a votare come una delle possibilità. Del resto, noi stessi avevamo suggerito questa strada ai tempi del referendum delle trivelle, nel 2016.” Ma, accusa, “noi non cambiamo idea sulla base della convenienza. Invece Giorgia Meloni sì.” Come riferito da today.it
Con tono sarcastico, Renzi chiude con un’affermazione tagliente: “Noi non diremo a Giorgia Meloni quello che lei diceva a noi. Sarebbe facile. Basterebbe sostituire il cognome Renzi con il cognome Meloni e la contraddizione suonerebbe evidente. Ma ci limitiamo a dire che Giorgia Meloni è una banderuola che cambia idea sulla base delle proprie convenienze.” Come detto da today.it
“Io ho votato al referendum. Non giudico chi non ha votato perché era suo diritto farlo – chiarisce – ma non prendo lezioni di politica da una voltagabbana professionista.” Il tutto come come riportato da today.it
Il referendum fallisce per astensione, con Renzi che punta il dito contro quesiti ideologici e una premier “voltagabbana”. La crisi di partecipazione è anche una crisi di coerenza politica.