Matteo Renzi duro contro Di Maio e il governo Lega-M5S: “Chi dice che il mio governo ha preso soldi da Benetton e un bugiardo. Se lo fa per fini politici è uno sciacallo”.
Dura la reazione di Matteo Renzi alle dichiarazioni di Luigi Di Maio che ha puntato il dito contro Atlantia, la famiglia Benetton e il vecchio governo guidato proprio da Matteo Renzi.
Matteo Renzi: “Chi come Di Maio dice che il mio governo ha preso soldi da Benetton è un bugiardo. Se lo fa per motivi politici è uno sciacallo”
Durissima la reazione di Renzi di fronte all’accusa di Di Maio, secondo cui l’ex segretario del Pd avrebbe ricevuto finanziamenti dalla famiglia Benetton, cui è riconducibile la società Autostrade per l’Italia.
“Nelle prime ore abbiamo chiesto a tutti di NON fare polemiche. Un Paese civile davanti a una tragedia del genere si unisce, non si divide. Confermo l’impegno. Tuttavia le parole di queste ore di alcuni membri del Governo impongono una puntuale replica su cinque punti.
Chi come Luigi Di Maio dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del PD, né la Leopolda. Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del Vicepresidente del Consiglio“.
Matteo Renzi: “Governare è più complicato che scrivere post su Facebook”
Renzi è poi intervenuto sulla questione della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia: “Chi ha sbagliato deve pagare fino all’ultimo centesimo. Dire: “Revochiamo la concessione” fa aumentare i Like e fa esultare chi non conosce le carte. Ma governare è più complicato che scrivere post su Facebook: se revochi la concessione paradossalmente fai un regalo ad Autostrade. Perché devi pagare un sacco di soldi per revocare la concessione e perdi le opere pubbliche che servono e per le quali loro sono impegnati.
Già, perché quello che è chiaro è che va rifatto il Ponte Morandi, certo, ma va fatta anche la GRONDA.
Ed è un preciso impegno di Autostrade. Si scelgano gli avvocati migliori per andare al contraddittorio con Autostrade. Si vada fino in fondo all’azione giudiziaria senza guardare in faccia nessuno. Chi ha sbagliato paghi tutto. Autostrade oggi ha il compito di pagare tutto, fino all’ultimo centesimo, a cominciare dalla Gronda: revocando la concessione, invece, Autostrade incassa e non paga. Fare la Gronda coi soldi destinati all’edilizia scolastica (come ha ipotizzato l’altro vicepremier, Salvini) sarebbe un autogol e un danno per tutti i Comuni. La Gronda va fatta SUBITO e va fatta con i denari di Autostrade“.
Matteo Renzi contro Salvini: “Il ponte crolla in Italia, non a Bruxelles”
Renzi tira in ballo anche Matteo Salvini, che aveva fatto riferimento alla politica europea: “Per favore: non facciamoci ridere dietro da mezza Europa. I vincoli dell’Unione Europea non c’entrano nulla. Il ponte crolla in Italia, non a Bruxelles. Le opere pubbliche in Italia sono bloccate dai ritardi della burocrazia e dai veti di chi dice sempre no, dalla comitatite. La flessibilità per fare le opere pubbliche c’è già. Bisogna fare ciò che è progettato e per i quali progetti i soldi ci sono già. A cominciare dalla Gronda, ma proseguendo con tutti gli impegni già presi dalla Tav agli aeroporti, dalle strade siciliane alle ferrovie calabresi.
Da quando Toninelli è ministro tutti i grandi progetti sono stati bloccati. Se si bloccano i progetti, l’Italia crolla. Ed è ridicolo che il Movimento Cinque Stelle si affanni a cancellare dal web (impossibile, peraltro) ogni traccia delle proprie contraddizioni. Dicevano NO alla Gronda e definivano l’ipotesi del crollo del Morandi una FAVOLETTA. Non è una FAVOLETTA, è una Tragedia. Lo capite che adesso siete al Governo, non più al Vaffa Day?“.
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