Il leader di Italia Viva rifiuta l’offerta di Berlusconi di unirsi all’alleanza di centrodestra.
Matteo Renzi è rimasto solo dopo gli appelli al collega centrista Carlo Calenda di unirsi con Italia Viva in un terzo polo di centro alternativo alla coalizione del Pd. Dopo il patto di Azione/+Europa e Pd, Renzi preferisce correre da solo e dice no sia a destra che a sinistra. “Caro Silvio, no grazie” dichiara ai microfoni di Rtl 102.5 rivolgendosi al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. “Non partecipiamo alla coalizione di centrodestra perché c’è chi ha sempre votato contro Mario Draghi e chi, pur avendo votato Draghi, poi gli ha tolto la fiducia”. E sottolinea: “Siamo stati e saremo dalla parte di Draghi”.
“Ho ascoltato ieri Berlusconi, l’ho ascoltato con piacere. Lo ringrazio per avermi detto che sono intelligente” ha poi aggiunto il leader di Italia Viva. “Ho grande rispetto per lui. Anzi, lo dico: bisognare avere il coraggio di non attaccare gli avversari. Il M5S l’ha fatto troppo spesso in questi anni“. Renzi poi chiarisce di avere rispetto per Berlusconi e di essere stato uno dei pochi a non aver parlato male di lui dal punto di vista personale. Tra loro c’è un rapporto di rispetto, sicuramente dice.
Renzi: Preferisco andare da solo in questa Babele di coalizioni
“Tutti dicono che Iv non la vuole nessuno ma poi sono tutti a bussare alla nostra porta per chiederci cosa facciamo” ironizza Renzi. E degli alleati dice: “I seggi sono fondamentali se hai un’idea politica, ma se sei pronto a rimangiarti tutto per rimanere in Parlamento sei un quaquaraquà” criticando chi mette gli scanni davanti alle idee. L’ex premier spiega che c’è bisogno di un milione di italiani ma che è intenzionato a cercarseli da solo e non andare nelle coalizioni. “Non sono Di Maio che si fa eleggere con il simbolo del Pd. Io sono uno che preferisce andare da solo in questa Babele di coalizioni. Il coraggio pagherà.” E si rivolge al 10% della popolazione dicendo di essere consapevole di essere odiato dal 90% degli italiani.
Secondo Matteo Renzi Letta si sta giocando male questa partita e sta facendo vincere Meloni. Per quanto riguarda invece la scelta di Calenda dice con rammarico che il leader di Azione ha sprecato una grande opportunità ovvero di creare il polo riformista al 10%. “Lui ha scelto di fare un’altra cosa, di stare con il Pd e Fratoianni ma io non lo attaccherò mai sul piano personale, perché chi aggredisce sul piano personale significa che non è sicuro delle proprie idee, io sono sicuro delle mie idee“. Ma forse ora Calenda si sta pentendo del patto fatto con Letta.