Renzi e Sala, una rottura politica che divide i riformisti italiani. Cosa ha portato i due ex alleati a scontrarsi.
La frattura tra Matteo Renzi e Giuseppe Sala ha radici profonde e si inserisce nel complesso panorama del centro riformista italiano. Se in passato i due leader hanno collaborato, la recente intervista di Renzi ad Avvenire ha dimostrato come la loro intesa sia ormai un ricordo.
Nelle sue dichiarazioni, Renzi ha definito Sala “incoerente” per aver mostrato in passato vicinanza ai Verdi e a Di Maio, insinuando che il sindaco di Milano non sia un vero alleato del centro riformista.
Le ragioni dello scontro tra Renzi e Sala
La principale critica di Renzi riguarda la sicurezza a Milano, tema centrale del suo attacco. Secondo il leader di Italia Viva, il contributo che Sala potrebbe offrire al riformismo moderato è legato prima di tutto alla gestione della città, che Renzi reputa ancora poco sicura.
La frecciata è chiara: secondo Renzi, senza una svolta nella sua amministrazione, Sala non può aspirare a rappresentare il nuovo centro. Questo scambio velenoso è più che un semplice litigio, ma una vera battaglia per la leadership e la direzione del centro moderato italiano. Come riportato da ilgiorno.it
La questione Calenda e la paura di un’alleanza
La tensione non si ferma alle parole, ma si intreccia anche con la figura di Carlo Calenda, leader di Azione. I rapporti difficili tra Renzi e Calenda, già emersi durante le Elezioni Politiche del 2022, hanno lasciato segni profondi. Da allora, i tentativi di Renzi di stabilire un’alleanza stabile nel centro sono stati difficili, con Calenda sempre più distaccato.
Secondo alcune indiscrezioni, Sala e Calenda avrebbero discusso dell’idea di creare un nuovo polo riformista, ma con una condizione: tenere fuori Renzi. Per il segretario di Italia Viva, questa eventualità rappresenta una sfida e una minaccia alla sua influenza politica. Da qui, la necessità di Renzi di posizionarsi chiaramente e di attaccare il sindaco di Milano per impedire la creazione di un’alleanza “moderata” senza di lui.
L’amicizia tra Renzi e Sala sembra ormai conclusa, lasciando spazio a un acceso confronto tra due visioni diverse del centro politico. Per Renzi, il centro deve essere saldo su temi come sicurezza e gestione fiscale, mentre Sala vede il futuro riformista più aperto ad alleanze con sinistra ed ecologisti. Il percorso del nuovo centro appare incerto e pieno di ostacoli, con troppe personalità forti e poche intese chiare, rendendo la ricomposizione del fronte riformista un compito arduo e complesso.