Renzi critica il governo e commenta l’ipotetica indagine su Arianna Meloni: la previsione sul partito futuro del generale Vannacci.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi torna a far parlare di sé con dichiarazioni pungenti in un’intervista rilasciata a Repubblica.
L’ex premier non risparmia critiche, come riportato da Open, sollevando dubbi sull’ipotetica indagine nei confronti di Arianna Meloni.
Il commento di Renzi sul caso Arianna Meloni
Matteo Renzi, noto per il suo stile provocatorio, non ha esitato a ironizzare sulla presunta indagine, ipotizzata da “Il Giornale” che coinvolgerebbe Arianna Meloni.
“Laggiù in masseria deve essersi rotta l’aria condizionata oppure alla premier deve essere andato di traverso il panzerotto“, ha dichiarato il leader di Italia Viva, riferendosi in maniera pungente alla premier Meloni.
Il leader di Italia Viva ha poi smentito qualsiasi coinvolgimento in questa vicenda, rigettando con fermezza l’idea di essere il burattinaio di complotti orchestrati contro il governo.
“L’idea che io promuova complotti insieme a magistrati e giornalisti è una barzelletta che non fa ridere“, ha affermato Renzi, minacciando azioni legali contro chi diffonde tali insinuazioni.
Ha, infatti, precisato di aver chiesto una smentita al direttore de “Il Giornale“, Alessandro Sallusti, avvertendo che – in caso contrario – procederà per vie legali: “Gli ho chiesto di smentire [a Sallusti] altrimenti ci vediamo in Tribunale“.
Oltre alle questioni legali, l’ex premier ha espresso preoccupazione per la stabilità del governo, indicando una serie di errori che avrebbero indebolito la leadership di Giorgia Meloni negli ultimi due mesi.
Il generale Vannacci e il nuovo partito all’orizzonte
L’ex premier ha lanciato anche un’altra bomba politica, come scritto da Open, anticipando la possibilità della nascita di un nuovo partito guidato dal generale Roberto Vannacci, figura recentemente salita agli onori delle cronache.
“È chiaro che farà un partito“, ha sentenziato Matteo Renzi, prevedendo che questo potrebbe portare a un ulteriore spostamento a destra della Lega, con il risultato che “alle prossime elezioni, Meloni non potrebbe più avere una maggioranza“.