Matteo Renzi pronto a passare all’opposizione per rilanciare le sorti di Italia Viva, partito ‘condannato’ dai sondaggi. Inizia la partita a scacchi con il premier Conte.
Sta per andare in scena l’ultimo atto del duello tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. I due leader preparano la strategia per portare a casa la vittoria definitiva. Entrambi hanno molto da perdere e poco da guadagnare. Si respira una sorta di clima da Guerra Fredda, quando nessuno voleva davvero una catastrofe nucleare temendone le conseguenze. Allo stesso modo Renzi non vuole una crisi di governo che possa portare al voto – soprattutto con Iv al 3% – e il Presidente del Consiglio non vuole una terza maggioranza in pochi mesi.
Matteo Renzi tentato da un’esperienza all’opposizione
Sembra però che Renzi sia tentato da un’esperienza all’opposizione, proprio nella speranza di risollevare le sorti di Italia Viva, che cresce dal punto di vista dei deputati e dei senatori ma non spicca il volo nei sondaggi.
Lasciare il governo potrebbe permettere a Renzi di presentarsi come una vera e propria alternativa a Pd e Movimento 5 Stelle. La speranza è quella di rubare qualche voto agli attuali alleati di governo e qualcuno al Centrodestra, dove l’obiettivo restano gli elettori di Forza Italia. I pochi elettori di Forza Italia ad essere sinceri.
Il faccia a faccia tra Renzi e Conte
Al momento è difficile capire come possa finire la crisi tra il premier Conte e Matte Renzi. Nel cuore politico della Capitale si rincorrono le voci sulle possibili defezioni che potrebbero interessare Italia Viva. I bene informati sono certi che Iv possa passare presto all’opposizione. C’è chi dice una settimana, forse poco più. Il tempo che si consumi il faccia a faccia tra Renzi e il Premier Conte. Il leader di Iv chiederà a Conte di cancellare il reddito di cittadinanza e di bloccare Bonafede sulla prescrizione. Dovrebbe incassare due no che rappresenterebbero la buonuscita per lasciare la coalizione di maggioranza aprendo di fatto una crisi che potrebbe essere risolta dai responsabili, da un nuovo gioco di Palazzo o dalle elezioni.