L’Italia riapre le frontiere (in entrata) anche se restano i limiti in uscita.
ROMA – La riapertura delle frontiere in entrata da parte dell’Italia potrebbe non coincidere con quelle in uscita. Il premier Conte ha ribadito come dal 3 giugno nel nostro Paese potranno arrivare tutti i cittadini residenti nell’Unione Europea, negli Stati che fanno parte dell’accordo di Schenghen, Gran Bretagna, Irlanda del Nord, Principato di Monaco, Andorra, Città del Vaticano e Repubblica di San Marino.
Nei prossimi giorni il ministro Di Maio cercherà di trovare l’accordo anche con gli altri Stati per consentire agli italiani di viaggiare visto che, al momento, le frontiere estere per gli italiani restano chiuse.
Le frontiere chiuse per gli italiani
Le prime ad aprire i propri confini sono stati Slovenia ed Austria. Lubiana, dopo un’iniziale decisione di dare la possibilità ai cittadini Ue di poter entrare nel proprio Paese, è ritornata sui propri passi ribadendo come c’è bisogno di accordi bilaterale per poter accedere senza quarantena. Vienna ha deciso di consentire gli accessi a tedeschi, svizzeri e cittadini del Liechtenstein. Per tutti gli altri resta in vigore quanto deciso in passato.
Nessun volo con la Grecia fino al 31 maggio mentre in Svizzera gli italiani potranno recarsi per motivi di lavoro. Motivi di comprovata urgenza anche per viaggi in Germania e Francia con Berlino che ha previsto una quarantena di 14 giorni. Isolamento obbligatorio per gli italiani anche in Belgio, Danimarca e Olanda. Nessuna restrizione negli Stati Uniti mentre la Cina non ha aperto le frontiere.
I viaggi per la Spagna
Discorso diverso per la Spagna. Madrid ha prorogato lo stato di emergenza per un altro mese e per questo sarà difficile trovare un accordo dal 3 giugno ma i due Paesi sono in contatto stretto per favorire il turismo estivo con inizio entro i primi giorni di luglio.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/ryanair