Ribelli jihadisti conquistano Aleppo: la furia della Russia e la situazione in Siria
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ribelli jihadisti conquistano Aleppo: la furia della Russia e la situazione in Siria

Carro armato al tramonto

Chi sono i ribelli jihadisti che hanno preso Aleppo, il ruolo della Turchia e la reazione di Assad, la guerra in Siria si intensifica.

La Siria è nuovamente al centro di una crisi devastante. Il conflitto, in parte sopito dal 2020, si è riacceso con un’intensità impressionante, la conquista di Aleppo da parte delle forze jihadiste guidate da Hayat Tahrir al Sham (HTS), un gruppo islamista di ispirazione salafita, ha segnato un punto di svolta nella guerra civile, ormai al suo tredicesimo anno. Questo evento ha destabilizzato ulteriormente il paese, provocando l’intervento delle forze russe e un massiccio esodo di civili.

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L’HTS, erede di un’ala siriana di al-Qaida, è oggi uno degli attori principali nella regione nord-occidentale di Idlib. Guidato da Abu Mohammad al-Jolani, il gruppo si è evoluto nel tempo, cercando di dissociarsi dalle sue origini estremiste. L’HTS si è concentrato non solo su azioni militari ma anche sull’amministrazione civile nei territori controllati, tentando di guadagnare legittimità internazionale.

Tuttavia, dietro la facciata di pragmatismo si celano profonde connessioni con la Turchia di Erdogan. Anche se al-Jolani nega legami diretti con Ankara, il sostegno turco alle milizie jihadiste è ben documentato. Oltre a HTS, nell’offensiva attuale è coinvolto anche il cosiddetto Esercito Nazionale Siriano (ENS), una coalizione di ribelli sostenuta apertamente da Ankara. Entrambi i gruppi mirano a consolidare il controllo su Idlib e altre regioni strategiche.

Siria: la reazione di Assad e l’intervento internazionale

La presa di Aleppo ha innescato una risposta immediata da parte del governo siriano e dei suoi alleati. Bashar al-Assad, pur rilasciando poche dichiarazioni pubbliche, ha promesso di “sconfiggere i terroristi”. Intanto, la Russia di Vladimir Putin ha intensificato i bombardamenti aerei, colpendo postazioni jihadiste a Idlib e zone circostanti.

La situazione ha anche spinto l’ONU a intervenire: migliaia di civili sono stati evacuati in convogli umanitari, inclusi cittadini italiani. Il conflitto ha raggiunto nuove aree, con scontri che si estendono fino a Homs e Daraa. In parallelo, emergono voci di golpe a Damasco, non confermate ufficialmente.

L’avanzata jihadista e la controffensiva governativa segnano una nuova fase di instabilità in Siria. Con l’aumento delle tensioni geopolitiche, il rischio di un’escalation coinvolgendo attori come Russia, Turchia e Iran è sempre più concreto. La comunità internazionale è chiamata a una risposta decisa per prevenire ulteriori sofferenze umane e promuovere una soluzione duratura. Aleppo in Siria quindi è diventato un nuovo teatro di sofferenze.

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ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2024 9:14

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