Riccardo Scamarcio commenta l’attuale stato della politica italiana. Dalle accuse di Meloni sulla “sinistra al caviale” alla propaganda di Salvini.
Riccardo Scamarcio è stato ospite del programma diMartedì il 12 novembre, dove ha condiviso la sua opinione su temi di attualità, politica e cultura. L’attore, attualmente impegnato nel film Modì, diretto da Johnny Depp, ha offerto un’analisi critica sulla situazione politica italiana e sulla drammatica situazione internazionale citando anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
L’analisi di Scamarcio su Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Scamarcio ha commentato le recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni, che ha definito l’opposizione come “sinistra al caviale”. Secondo l’attore, non si può parlare di una “sinistra al caviale”, ma è evidente che la sinistra abbia abbandonato le istanze dei lavoratori.
“Quelle istanze fondamentali del partito socialista e comunista, che infatti non si chiamano più così, non ci sono più”, ha affermato, sottolineando la perdita di identità di alcune forze politiche.
Scamarcio ha anche reagito alle parole di Matteo Salvini riguardo ai “comunisti dei centri sociali”, definendole “tutta propaganda”, minimizzando l’impatto di certe dichiarazioni politiche.
Il vero problema dell’Italia: le oligarchie e la democrazia limitata
Il vero problema dell’Italia, per Scamarcio, è il fatto che gli strumenti economici e politici sono ormai in mano a “oligarchie”, lontane dal controllo del Parlamento italiano.
L’attore ha sottolineato come gli italiani non eleggano più direttamente i loro rappresentanti e come la possibilità di incidere sulla vita politica sia ormai ridotta: “Viviamo in un paese che non elegge più direttamente i suoi parlamentari”.
Quando è stato interrogato sul personaggio di Roberto Vannacci, Scamarcio ha affermato: “Mi fa paura pensare che la diversità venga discriminata. Non vedo questo pericolo. Gli italiani sono persone di buonsenso. Non sento il pericolo del fascismo. Quando viaggio in giro per il mondo, mi dico sempre: però, in Italia…”.
La cultura italiana: critica alla destra
Scamarcio ha concluso il suo intervento parlando del declino della cultura italiana sotto il governo della destra, dicendo: “La destra ha fatto quello che si dice, l’ha distrutta. Penso che per la cultura abbia fatto più Marcello Mastroianni che i ministri”.