Elezioni, conteggi sbagliati: ripescato Bossi

Elezioni, conteggi sbagliati: ripescato Bossi

Tra i ripescati anche Umberto Bossi fondatore della Lega Nord.

Molti candidati sono stati coinvolti in conteggi sbagliati da parte del Viminale a causa di una interpretazione sbagliata della legge elettorale. Su richiesta di molti parlamentari è arrivato dal ministero degli Interni il riconteggio. Sono molti quindi gli esclusi che ora all’improvviso si ritrovano in Parlamento e chi invece era stato eletto che ora si ritrova senza uno scanno. Tra questi anche lo storico fondatore della Lega Umberto Bossi che continua i suoi 35 anni alla Camera.

A distanza di 24 ore dal primo elenco di eletti sono arrivati aggiornamenti dati dal riconteggio e dal sistema dei “resti” per l’assegnazione dei seggi nei collegi plurinominali. Cambia così la mappa dei seggi n Parlamento. Queste entrate e uscite, assicura il Viminale, sono a saldo zero per i partiti. Ad esempio, i due seggi conquistati in Lombardia fanno perdere alla Lega uno in Emilia- Romagna e un altro in Sicilia. La mancata elezione di alcuni parlamentari, soprattutto il più eclatante ovvero quello di Bossi, aveva suscitato non pochi malumori all’interno dei partiti.

Camera dei Deputati Parlamento

Riconteggi e ripescaggi alla Camera: il caos che coinvolge i deputati

La revisione è arrivata dalle indicazioni dell’Ufficio elettorale della Corte di Cassazione. Sono molti i nomi che hanno visto sfuggirsi da sotto lo scanno. In tutto questo polverone anche +Europa ha richiesto un riconteggio dei voti dato che per 0,5% non è riuscita a superare la soglia di sbarramento rimanendo fuori dal Parlamento e suscitando “riserve e perplessità”. L’errore del Viminale è palese e ha creato un caos totale nell’assegnazione dei seggi, complice la complessità della legge elettorale. “Il balletto del Viminale conferma le nostre perplessità, i dati del Viminale sono ufficiosi e il conteggio ufficiale avviene presso le corti d’Appello” ah detto il presidente del partito +Europa Riccardo Magi.

In Campania i seggi ottenuti del centrodestra diventerebbero 21 (e non 22), mentre il centrosinistra salirebbe da 7 a 8. In Calabria il Pd perde due seggi a beneficio del M5S. Tre cambi di seggi anche in Toscana e Umbria. Mentre nel Lazio il Pd riconquista un seggio.

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