Una montagna di rifiuti sotto al colonnato di Bernini, a Roma. I turisti sono indignati dallo squallore delle strade.
La segnalazione arriva direttamente dai turisti, che attraverso foto e proteste hanno denunciato la presenza di spazzatura sotto al capolavoro del Bernini. In via dei Corridori un uomo trascinava dietro di sé un bidone per la raccolta del vetro, mentre camminava. Nell’altra mano aveva un sacco colmo di bottiglie. Tutti i rifiuti sono finiti sotto un’arcata delle antiche mura del rione Borgo.
Secondo i commercianti, sarebbe un “punto di raccolta” ma in realtà si tratta di un semplice marciapiede che è stato adibito a discarica. Un romano, turista in zona, si è fermato davanti allo squallore per fotografarlo. Più tardi, nel pomeriggio ha postato la foto commentando: “Semplicemente è una vergogna”.
E nonostante il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, abbia dichiarato che “siamo usciti dalla fase più critica” e che crede che” non ci saranno più cumuli di rifiuti dai prossimi giorni“, le strade continuano ad essere lercie.
Le segnalazioni dei turisti
Ma non si tratta dell’unica documentazione della discarica sul ciglio della strada. Altri scatti sono arrivati nel primo luglio alla redazione di Repubblica Roma, da cittadini indignati dalla situazione. Un turista spagnolo, in viaggio con la famiglia, ha commentato: “Sapevamo che a Roma c’era un problema con i rifiuti ma non immaginavamo così. Mi dispiace dirlo ma è uno schifo. Eh sì, ricorderanno anche questo della loro prima vacanza a Roma, stanno dicendo anche loro che fa schifo e che c’è puzza. Perché c’è questa situazione?”.
Sotto un’arcata delle mura storiche del rione Borgo si intravedono, sommersi dalla spazzatura, alcuni bidoncini. Non si distingue quale sia adibito alla carta, plastica o vetro. Sono tutti coperti da sacchi neri e cartoni.
Uno dei camerieri della zona, spiega che il loro ristorante produce grandi quantità di spazzatura ma che che nessuno degli addetti va più per portarla via. “Ma noi ogni giorno ne produciamo almeno 20 – spiega -. Prima della pandemia venivano alcune cooperative a ritirarli direttamente ma ora non passano più e i camioncini dell’Ama arrivano di notte, se arrivano”.
E continua spiegando che il ristorante chiude dopo pranzo, e “se lasciamo accanto alla porta tutti quei sacchi rimangono lì tutto il pomeriggio e la sera, ma soprattutto è probabile che li ritroviamo nella stessa identica posizione anche il mattino seguente”.