Israele: il primo sì per la riforma della giustizia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele: il primo sì per la riforma della giustizia

bandiera israele

Nonostante le proteste che stanno infiammando le città di Israele, il governo di Netanyahu guadagna il primo si per la riforma.

Da settimane migliaia di manifestanti protestano in tutto il paese per opporsi alla riforma della giustizia del governo di Netanyahu. Sono state sollevate perplessità anche da parte del presidente. Secondo le opposizioni questa riforma limiterebbe l’indipendenza della magistratura a favore della maggioranza politica. Intanto ieri però il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu ha ottenuto il primo via libera per il disegno di legge per questa contestata riforma del sistema giudiziario dalla Knesset con 63 voti a favore.

Con questa riforma il governo vuole apportare una serie di cambiamenti per rafforzare il proprio potere nei confronti della magistratura e della Corte suprema. Maggiore potere in ambito giudiziario alla coalizione più a destra di sempre minerebbe gli equilibri già precari con la Palestina. La discussione parlamentare alla Knesset è stata nuovamente molto animata con i parlamentari dell’opposizione che urlavano “Vergogna” e altri espulsi dall’aula.

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Non si fermano le proteste contro il governo

Ieri i manifestanti hanno protestato con un sit-in davanti alle case di alcuni legislatori della coalizione e hanno interrotto il traffico sull’autostrada principale di Tel Aviv. Il premier Netanyahu li ha accusati di “calpestare la democrazia” e ha condannato la leadership del movimento per averci “minacciato di guerra civile e sangue nelle strade”. “Il popolo ha fatto le sue scelte elettorali e i rappresentanti del popolo eserciteranno il loro diritto di voto qui alla Knesset. Questa si chiama democrazia”, ha detto il primo ministro. “Oggi si vota e domani spero che si apra la strada al dialogo”.

La revisione del sistema giudiziario voluta dal governo ha attirato le critiche da parte di economisti e oppositori del governo ma anche dagli alleati Usa e ha portato a parallelismi con regressioni democratiche al pari di Polonia e Ungheria. Tra le varie proposte della riforma c’è una proposta di legge che consentirebbe alla maggioranza di annullare quasi tutte le sentenze della Corte suprema. Questo darebbe ai politici poteri senza precedenti in un paese costituzionale e democratico.

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ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2023 9:59

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