Riforma pensioni, ipotesi Quota 102 in Manovra per superare Quota 100
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Direttore: Alessandro Plateroti

Riforma pensioni, ipotesi Quota 102 per il superamento di Quota 100

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Il governo lavora alla manovra e ragiona sulla riforma delle pensioni: Quota 102 potrebbe essere una misura temporanea per il superamento di quota 100.

Il governo lavora alla Manovra e discute sulla riforma delle pensioni: arrivati al 19 ottobre, quota 102 sembra una delle ipotesi più probabili per il superamento di quota 100. Ma la situazione è tutt’altro che semplice.

Dopo l’ultima tornata elettorale, che ha visto il Centrosinistra vincere nettamente a Roma e a Torino, il Centrodestra prova a riorganizzare le idee. È molto probabile che Salvini torni ad attaccare il governo per provare a rilanciare i consensi. E con ogni probabilità il premier Draghi dovrà fare i conti, oltre che con i problemi pratici, anche con i problemi politici.

Mario Draghi
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Manovra e riforma delle pensioni: si ragiona sull’ipotesi Quota 102 per il superamento di Quota 100

Per evitare ribaltoni e scossoni, anche impegnativi dal punto di vista economico, per la riforma delle pensioni si pensa ad una fase transitoria di due anni. In questo periodo di tempo si passerebbe da Quota 100, misura-simbolo della Lega, a Quota 102, che sembra on convincere appieno Salvini. Inoltre la formula non sarebbe particolarmente apprezzata neanche dal Pd.

Con Quota 102 si andrebbe in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi. La Lega chiede maggior flessibilità e chiede che per alcune categorie venga conservata quota 100.

Nella maggioranza c’è anche chi, come Italia Viva, chiede di non investire troppo tempo e denaro sulle pensioni ma di concentrarsi sul taglio delle tasse.

Come detto, trovare un punto di caduta gradito a tutti sarà sostanzialmente impossibile. Per Draghi l’obiettivo più realistico è quello di scontentare tutti i partiti in egual misura, così da ottenere il via libera alla Manovra.

Palazzo Chigi
Palazzo Chigi

La polemica sul Reddito di Cittadinanza

E i problemi non sono legati esclusivamente alla riforma delle pensioni. Il dibattito sul Reddito di Cittadinanza si preannuncia infuocato. Lega, Italia Viva e Forza Italia rappresentano il fronte del no, le forze di governo contrarie alla misura. Il Movimento 5 Stelle e Il Pd sono favorevoli ad una revisione della norma, caldeggiata anche da Mario Draghi.

Il Presidente del Consiglio ha detto e ribadito nel corso di queste settimane di non essere intenzionato a cancellare il Reddito di Cittadinanza, ma di volerlo cambiare per renderlo più efficiente e più fedele al suo scopo. Da misura nata per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro si è trasformata in una sorta di sussidio di disoccupazione. È proprio sulla ricerca dell’impiego che cambieranno le regole. L’offerta lavorativa da sottoporre ai beneficiari deve essere ampliata, il quanto più possibile aderente con le caratteristiche professionali del soggetto e possibilmente compatibile anche dal punto di vista chilometrico, quindi non deve essere eccessivamente distante.

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ultimo aggiornamento: 19 Ottobre 2021 9:17

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