L’intervento di rinoplastica fra nuove tecniche e ultime tendenze
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’intervento di rinoplastica fra nuove tecniche e ultime tendenze

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Quarto intervento di chirurgia estetica più praticato al mondo secondo i dati dell’American Society of Plastic Surgeons, la rinoplastica è richiesta da donne e uomini.

Quarto intervento di chirurgia estetica più praticato al mondo secondo i dati dell’American Society of Plastic Surgeons, la rinoplastica è richiesta da donne e uomini che desiderano rimpicciolire un naso eccessivamente pronunciato, modificare il profilo reso irregolare da una gobba, modellare una punta troppo larga,ma anche per correggere un setto nasale deviato che può provocare problemi di respirazione, russamento o apnee notturne.

Un tempo appannaggio esclusivo della popolazione femminile, socialmente concessa agli uomini prevalentemente per motivi fisiologici, è oggi un’operazione molto comune per entrambi i sessi, al pari di molte altre pratiche estetiche,complici la crescente attenzione nei confronti dell’aspetto fisico propria della società dell’immagine e la diffusa ricerca di modelli estetici di bellezza e perfezione in grado di suscitare consensi e approvazione.

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Un intervento che, fatte salve mode, emulazioni e percezioni distorte da selfie-mania capaci di far emergere difetti anche dove non ci sono, è per molti pazienti l’occasione di liberarsi dei propri complessi riacquistando fiducia e sicurezza e migliorare la propria vita relazionale grazie a una ritrovata accettazione di sé e del proprio aspetto.

Anche se negli ultimi anni molti progressi sono stati compiuti a livello di tecniche operatorie e la rinoplastica attuale è ben diversa da quella di qualche decennio fa, non bisogna dimenticare che intervenire sul viso è sempre una proceduramolto delicata e che solo una serie di accortezze potranno garantire al paziente un risultato naturale in grado di valorizzare i lineamenti e rispettare l’armonia dell’insieme. Un bravo chirurgo saprà, infatti, intervenire sul naso da modificare tenendo ben conto dei volumi e delle proporzionidel volto e decidendo insieme al paziente in fase preliminare quali modifiche apportare, in modo da prepararlo al risultato finale con un’idea precisa e concordata.

Ma quali sono le caratteristiche principali di una rinoplastica che possa dirsi ben riuscita? Quali le difficoltà bypassate dalle nuove procedure chirurgiche e le problematiche da considerare prima di sottoporsi all’intervento? Abbiamo voluto approfondire la questione rivolgendo alcune domande al Professor Mario Dini, quotatissimo chirurgo plastico, nonché una delle voci più autorevoli nel campo della rinoplastica con migliaia di interventi eseguiti a Firenze, Roma e Milano, al suo attivo anche numerose pubblicazioni sulle riviste di settore più accreditate.

Professor Dini, qual è il primo suggerimento che si senta di dare a chi pensa di sottoporsi a un intervento di rinoplastica?

Trattandosi di un’operazione fra le più difficili da eseguire, che richiede un’elevata competenza anche a causa della struttura complessa del naso, il mio consiglio è innanzitutto quello di rivolgersi a un chirurgo che abbia maturato una significativa esperienza in questo genere di interventi e che goda di un’ottima reputazione da parte dei suoi pazienti.

Informazioni da acquisire innanzitutto con il tradizionale passaparola, che resta forse ancora il veicolo più credibile e certo poi anche attraverso le informazioni rintracciabili su internet, le recensioni sui portali accreditati e le opinioni diffuse sui social. Raccomandabile poi sincerarsi sempre che si tratti di un chirurgo specialista piuttosto che di un medico generico, vale a dire di un medico che dopo la laurea abbia frequentato la Scuola di Specializzazione e conseguito il titolo di specialista in chirurgia plastica“.

Quali ritiene essere stati i progressi più significativi degli ultimi anni in materia di rinoplastica?

Fino a qualche tempo fa il chirurgo plastico tendeva a rimodellamenti eccessivi che rendevano il naso “finto”, con interventi molto demolitivi e “aggressivi”. Oggi si preferisce un cambiamento meno significativo che rende l’intervento di rinoplastica molto più conservativo rispetto al passato: l’idea portante è che il naso debba essere naturale e non sembrare operato, come invece accadeva prima”. 

Rinoplastica o rinofiller
Rinoplastica o rinofiller

Esistono categorie di persone alle quali si sentirebbe di sconsigliare l’intervento?

Diciamo che ritengo che un paziente debba ricorrere alla rinoplastica solo quando sente dentro di sé un forte desiderio di migliorare l’aspetto del proprio naso perché la sua forma e/o le sue dimensioni gli provocano reale disagio.

Sconsiglio l’intervento a chi vuole farlo soltanto per inseguire ideali di bellezza imposti da media e social network, è mosso dall’effimero desiderio di seguire la moda del momento o è condizionato da una distorta percezione di sé e del proprio volto.Per il resto, si tratta di un’operazione può essere affrontata a tutte le età, a partire dal completo sviluppo delle ossa e delle cartilagini che di solito si compie intorno ai 15/16 anni”.

Ultimamente si sente molto parlare di rinofiller, vale a dire della tecnica che permette di migliorare il profilo in maniera rapida e indolore attraverso iniezioni di filler volumizzanti. Può davvero essere considerata una moderna alternativa all’intervento della rinoplastica?

Il rinofiller è una pratica di medicina estetica valida per chi desidera agire su piccole imperfezioni a costi ridotti, ma non può essere considerato in alcun modo al pari di una “scorciatoia” all’intervento chirurgico in presenza di difetti di una certa entità, non essendo indicato né per ridurre le dimensioni di un naso troppo grande né per correggere difetti funzionali. A differenza della rinoplastica il rinofiller ha inoltre una durata temporanea e va ripetuto più volte nel tempo“. 

Professor Dini, in virtù dell’altissimo standard qualitativo dei suoi interventi di rinoplastica a Firenze, Roma e Milano, può dirci quando un’operazione di questo tipo può considerarsi ben eseguita?

Al di là delle giuste proporzioni e delle misure perfette, il metro di giudizio più affidabile per considerare ben fatta una rinoplastica è quando il risultato appare più che mai naturale, tanto che amici e familiari si complimentano per il notevole miglioramento estetico della persona operata senza rendersi conto di cosa sia effettivamente cambiato.

Quel che mi preme ribadire sempre è che la bellezza non è ricerca di un ideale cui doversi necessariamente uniformare poiché il fattore soggettivo è ben più importante di un’apparente simmetria delle forme. Le proporzioni matematicamente costruite rischiano di apparire artefatte: un naso “sproporzionato” potrà sembrare comunque armonico e risultare più bello e interessante di uno che risponde fedelmente a formule“scientificamente” elaborate”.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2020 12:57

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