Migranti, riprendono i voli per i rimpatri con la Tunisia
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Migranti, riprendono i voli per i rimpatri con la Tunisia. Polemica per un post del responsabile della Protezione Civile di Grado

Luciana Lamorgese

Riprendono i voli per i rimpatri dei migranti con la Tunisia. L’annuncio è stato dato dal Viminale.

ROMA – Nel giorno dell’arrivo della nave-quarantena a Lampedusa, il Viminale ha annunciato la ripresa dei voli per i rimpatri dei migranti con la Tunisia. Le tratte ritorneranno bisettimanali del 10 agosto con 80 profughi che saranno riportati ogni settimana in patria.

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Si tratta di un ritorno alla normalità interrotta dall’emergenza coronavirus. Voli che, come riportato dal Viminale, sono ripresi nei giorni scorsi anche se con frequenza minore rispetto al passato.

Il rimpatrio dei tunisini

Il rimpatrio sarà fatto con dei voli charter che potrebbero aumentare nelle prossime settimane. Gli accordi attuali prevedono la presenza sui velivoli di massimo 50 migranti con la tratta che è bisettimanale. Il Governo starebbe valutando una revisione di questa intesa viste le diverse partenze che si sono registrate in Tunisia nelle ultime settimane.

Emergenza migranti che ha portato la nave-quarantena a raggiungere Lampedusa e ospitare, per il momento, 350 profughi. Un numero inferiore rispetto a quanto preventivato per la presenza del maltempo che ha portato l’imbarcazione a lasciare il porto. Nelle prossime ore potrebbero riprendere i trasferimenti, ma non è chiaro se dall’isola oppure da altri porti siciliani.

Luciana Lamorgese
Roma 10/09/2019 – voto sulla fiducia al Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Luciana Lamorgese

Polemica per il post del responsabile della Protezione civile di Grado

L’argomento migranti continua a tenere banco anche nel dibattito politico. E nelle ultime ore è scoppiata la polemica per un post su Facebook del responsabile della Protezione Civile di Grado dopo la protesta da parte dei profughi nata contro la decisione del sindaco di Udine di osservare la quarantena.

Non preoccupatevi – si legge nel post pubblicato sui social – stiamo organizzando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo la normalità. Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più“. Dichiarazioni che hanno provocato la dura reazione della Cgil regionale (e non solo).

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:14

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