Riscaldamenti – 1 grado. Ci saranno i controlli nelle case private?

Riscaldamenti – 1 grado. Ci saranno i controlli nelle case private?

Termostati a meno un grado, riscaldamenti ridotti di un’ora al giorno e accesi per due settimane in meno. Questi i provvedimenti completi.

Questi i provvedimenti annunciati dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al fine di combattere il caro bollette e risparmiare così sul consumo di gas. Le restrizioni in programma, previste dal piano di governo per ridurre i consumi di gas naturale, varia a seconda delle zone climatiche. In Italia, ce ne sarebbero 6 con fasce dalla A alla F, in dipendenza del clima medio registrato.

Nelle località più calde, ossia quelle all’interno della fascia A (Lampedusa e Linosa, e la zona di Porto Empedocle nell’agrigentino), i riscaldamenti si potranno accendere per massimo 5 ore al giorno, dall’8 dicembre al 7 marzo. Al polo opposto troviamo le località più fredde dell’arco alpino, inserire nella zona F le quali non avranno alcuna restrizione.

impianto gas

Le variazioni sui riscaldamenti

C’è però da chiedersi: ci saranno dei controlli o sarà tutto affidato al buonsenso degli italiani? Cingolani risponde in merito: “Diciamo le cose come stanno: è molto difficile entrare nelle caldaie e nelle docce dei cittadini” ha detto in collegamento telefonico con “24 Mattino”, su Radio 24. “Quando si parla di verifiche e sanzioni, bisognerebbe avere anche gli strumenti per farlo in maniera capillare. In secondo luogo c’è anche una materia di invasione della privacy del cittadino”.

D’altra parte, rischia di crearsi una diatriba insanabile anche dal punto di vista legislativo. È la stessa Costituzione, all’articolo 14, a ribadire l’inviolabilità del domicilio privato, stabilendo che “non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale”.