Arriva la risposta di Giorgia Meloni a Crosetto: critiche dalla Lega

Arriva la risposta di Giorgia Meloni a Crosetto: critiche dalla Lega

La premier Meloni conferma il sostegno a Kiev in una telefonata con il ministro Crosetto, nonostante le critiche della Lega.

La premier Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno incondizionato del governo italiano a Kiev durante una telefonata con il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Questo confronto arriva in seguito a dichiarazioni di Crosetto che hanno suscitato perplessità all’interno della maggioranza di governo, specialmente riguardo all’interpretazione delle recenti operazioni ucraine in territorio russo.

Meloni ha voluto chiarire la posizione italiana, sottolineando la necessità di un approccio coerente e unito in un contesto internazionale sempre più delicato.

Giorgia Meloni

Meloni e Crosetto rinnovano il sostegno a Kiev

Il colloquio tra i due esponenti di Fratelli d’Italia è stato descritto come costruttivo, con l’obiettivo di mantenere una linea comune su una questione di grande rilevanza strategica.

Meloni ha ribadito che il sostegno a Kiev è parte integrante della politica estera italiana, una posizione che riflette la fedeltà dell’Italia agli impegni presi con i partner internazionali e all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, l’unità del governo su questo fronte non sembra essere scontata, con la Lega che esprime sempre più apertamente le sue riserve sulle forniture di armi all’Ucraina.

Le critiche della Lega e il dibattito interno al governo

La Lega, partner di coalizione di Fratelli d’Italia, ha manifestato una crescente preoccupazione riguardo alla continuità delle forniture di armi a Kiev, mettendo in luce il rischio di un’escalation incontrollata del conflitto.

Alcuni esponenti del partito temono che l’Italia possa essere trascinata in una guerra su larga scala, compromettendo la sicurezza nazionale. Questa posizione trova eco anche in alcuni settori dell’opposizione, che pur sostenendo la causa ucraina, invitano a valutare con attenzione le conseguenze delle scelte militari.

In questo contesto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante una visita ufficiale in Svizzera, ha ribadito che il sostegno dell’Italia a Kiev è “incessante e non negoziabile“, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso la forza del diritto internazionale e il rispetto della sovranità dei popoli.

Tuttavia, il dibattito interno al governo evidenzia una frattura che potrebbe ampliarsi se il conflitto dovesse ulteriormente intensificarsi. La sfida per Meloni sarà mantenere l’unità della coalizione mentre naviga in un contesto geopolitico sempre più complesso.

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