Autopsia Imane Fadil, i risultati. Il Gip chiede nuove indagini
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Imane Fadil morta per aplasia midollare. Il Gip dispone nuove indagini: 11 medici indagati per omicidio colposo

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I risultati dell’autopsia sul corpo di Imane Fadil. La ragazza è morta per aplasia midollare. Il Gip ha chiesto nuove indagini.

MILANO – I risultati dell’autopsia sul corpo di Imane Fadil. Secondo i referti medici la ragazza è morta per aplasia midollare. Una patologia che è al vaglio dei medici per capire le cause esatte. Escluse, quindi, le responsabilità mediche.

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La Procura di Milano, quindi, ha consesso il nulla osta per la sepoltura della giovane modella morta il 1° marzo a Milano. Il suo decesso aveva fatto scalpore per il suo coinvolgimento come testimone del processo Ruby contro Silvio Berlusconi.

Che cos’è l’aplasia midollare

L’aplasia midollare è una condizione di salute che viene causata dallo stop di globuli bianchi, rossi e piastrine. Molto spesso viene associata a tumori del sangue o a malattie autoimmuni ma gli accertamenti medici hanno escluso queste due possibilità. Per questo con i prossimi controlli si cercherà di capire i motivi del blocco del midollo.

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I familiari chiedono giustizia

I familiari continuano a chiedere giustizia. Dopo i risultati dell’autopsia, amici e parenti sperano che si possa fare chiarezza sul caso: “Vogliamo una risposta chiara – aveva dichiarato il fratello della ragazza come riferito da La Repubblica. Vogliamo capire bene come è morta. Questa non è una risposta, non è possibile che se ne sia andata via così“.

Il Gip chiede nuove indagini

L’autopsia ha confermato la morte per aplasia midollare. La Procura, quindi, ha avanzato la richiesta dell’archiviazione dell’indagine non accettata dal Gip. Il giudice delle indagini preliminare ha ribadito la necessità di ulteriori approfondimenti per accertare le cause del decesso.

Indagati 11 medici per omicidio colposo

Undici medici dell’Humanitas di Rozzano sono indagati per omicidio colposo. Si tratta di 11 medici della clinica dove Imane Fadil è stata ricoverata per un mese circa. Stando a quanto si apprende, l’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un passaggio obbligato per poter procedere con le nuove indagini richieste dal Gip sulla morte della testimone chiave del caso Ruby. Le indagini dovranno chiarire se possa esserci un nesso tra il decesso della giovane e il lavoro svolto dai medici, quindi eventuali responsabilità personali.

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ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2021 18:13

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