Quirinale, seconda fumata nera. Maddalena e Mattarella i più votati. Voti anche per Berlusconi e Draghi

Quirinale, seconda fumata nera. Maddalena e Mattarella i più votati. Voti anche per Berlusconi e Draghi

I risultati della seconda votazione dell’elezione per il nuovo presidente della Repubblica. Ancora Maddalena e Mattarella i più voti.

ROMA – I risultati della seconda votazione dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica non si è discostata da quella di lunedì. I parlamentari hanno deciso di premiare ancora una volta Paolo Maddalena e Sergio Mattarella in attesa di un accordo tra i partiti.

Sono loro, infatti, i più votati dai Grandi Elettori. In terza posizione Tondo che ha vinto un bellissimo testa a testa con Cassinelli. In scia Rosato e Bossi mentre la Cartabia ha perso un po’ di posizioni rispetto a lunedì.

Primi voti per Draghi, presenti Berlusconi e Conte

Rispetto alla giornata di lunedì la grande novità è rappresentata sicuramente da Mario Draghi. Il premier, che in queste ultime ore sembra essere più lontano dal Quirinale, è arrivato in questa votazione nella serata di martedì con tre preferenze.

Si tratta sicuramente di un numero minimo, ma è un chiaro segnale forse di alcuni parlamentari di ragionare sul suo profilo. Non sono mancati Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte in questa seconda votazione che, come successo lunedì, ha visto trionfare specialmente le schede bianche e soprattutto confermato che ci vuole un accordo tra tutti i partiti per la fumata bianca.

Silvio Berlusconi

Verso la fumata nera nella terza votazione

La situazione non dovrebbe cambiare nella terza votazione. Le distanze tra i partiti restano e per questo motivo non ci aspettiamo una fumata bianca nell’ultimo giorno dove il via libera arriva con i 2/3 dei votanti. Da giovedì, infatti, si passa alla maggioranza assoluta e molto probabilmente ci avvicineremo alla tanto attesa elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Attenzione, comunque, ad un possibile incontro tra le due coalizioni nella giornata di domani destinato sicuramente a cambiare molto e dare delle indicazioni che, fino a questo momento, non sono ancora arrivate.