Covid: ritorno mascherine e smart working

Covid: ritorno mascherine e smart working

La nuova ondata di Covid potrebbe portare al ritorno delle mascherine e del remote working.

La bozza della circolare del Ministero della Salute “Indicazioni per la gestione dell’epidemia SARS-CoV-2 nella stagione autunno inverno 2022-2023” profila gli scenari di contenimento della pandemia in vista di un ulteriore aumento dei contagi. Il testo risale al 30 settembre scorso, ma ora gli aumenti dei contagi e questa nuova ondata fanno presupporre il ritorno a nuove misure come mascherine e smart working.

In primis c’è il riferimento alla diffusione dei vaccini per colmare “le lacune nella copertura vaccinale del ciclo primario e dei booster raccomandati” compresa con la quarta dose, soprattutto per soggetti fragili. Per quanto riguarda le mascherine, al momento in Italia le mascherine sono obbligatorie solo nelle strutture sanitarie. Potrebbero tornare anche negli spazi pubblici chiusi.

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Nuova ondata di Covid: la circolare del ministero e il ritorno allo smart working

L’utilizzo delle mascherine “potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sull’assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali” si legge nella circolare. E allo stesso modo, “nel caso di un sensibile peggioramento dell’epidemia, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”.

Potrebbero tornare quindi mascherine nei luoghi pubblici al chiuso e lo smart working in caso di aumento dei contagi. La circolare infine raccomanda la popolazione a proteggere le persone più fragili e chi ha un sistema immunitario compromesso in vista della nuova ondata. L’Italia si prepara così ad affrontare per il terzo anno consecutivo un autunno e un inverno caratterizzato dalla pandemia di Covid.

La circolare del ministero si conclude dicendo che “è particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l’incidenza di malattia grave da Covid-19 proteggendo soprattutto le persone più fragili e influendo su fattori modificabili per cui i sistemi sanitari e la società devono continuare ad adattare la loro risposta all’andamento epidemico del Sars-Cov-2”.