La riunione di politica monetaria della Bce ha confermato i tassi a zero. Rivisto il Pil della zona euro. Borse contrastate.
FRANCOFORTE (GERMANIA) – Nessuna sorpresa nell’ultima riunione di politica monetaria della Bce. La Banca Centrale Europea ha deciso di confermare il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,50% e quello sui prestiti marginali a 0,25%.
Rafforzato il piano Pepp. Previsti acquisti per altri 500 miliardi euro di bond con il programma che durerà fino a marzo 2022.
Riviste le stime del Pil
In questa riunione la Bce ha rivisto le stime del Pil. La contrazione nel 2020 sarà del 7,3% e non dell’8% come ipotizzato nel mese di settembre. Il dato negativo, però, riguarda il 2021. L’anno prossimo la crescita sarà del 3,9%. Una cifra inferiore rispetto a quanto previsto a settembre (+5%”.
In conferenza stampa Christine Lagarde, riportata da RaiNews, ha lanciato l’allarme per il quarto trimestre 2020: “Ci dovrebbe essere una contrazione del 2,2% con un effetto di trascinamento anche sui primi tre mesi del 2021”.
Borse 10 dicembre
Le previsioni della Banca Centrale Europea hanno frenato i mercati. Piazza Affari ha concluso in rosso (-0,3%) questa penultima giornata della settimana. Male anche Francoforte (-0,25%) e Parigi (-0,05%). L’unica a chiudere in positivo è Londra (+0,53%).
Andamento contrastato anche in Asia. L’unica a terminare la seduta in rialzo è stata Shanghai (+0,04%). In rosso Tokyo (-0,23%), Seul (-0,33%) e Hong Kong (-0,4%). A Wall Street il Nasdaq ha registrato una crescita dello 0,54%, il Dow Jones un ribasso dello 0,23%.
Nuovo calo per lo spread che ha chiuso a 113 punti base, con il rendimento decennale intorno allo 0,51%. Per quanto riguarda le materie prime, in rialzo il petrolio. Per la prima volta da marzo il Brent è ritornato sopra i 50 dollari al barile. Crescita anche per il contratto Wti in scadenza a gennaio che ha chiuso la seduta a 47,24 dollari al barile (+3,78%).