E’ terminata la riunione politica monetaria della Bce. Lagarde: “La situazione economica dell’Eurozona è migliorate”.
FRANCOFORTE (GERMANIA) – La riunione politica monetaria della Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse: il tasso principale rimane a zero, quello sui depositi a -0,50% e quello sui prestiti marginali a 0,25%.
“La potenza di fuoco del programma di acquisti di debito per l’emergenza pandemica – si legge nel comunicato riportato dall’Ansa – il Pepp può essere ricalibrata, se richiesto, per preservare condizioni di finanziamento favorevoli che contribuiscano a contrastare lo shock negativo della pandemia sul profilo dell’inflazione“.
La Bce rivede le stime del Pil dell’Eurozona
Sono state riviste le stime del Pil dell’Eurozona nel 2021. La crescita dovrebbe essere del 4% e non del 3,9% ipotizzato in passato. Nel 2021 possibile una crescita del +4,1%, mentre nel 2023 il Pil dovrebbe aumentare del 2,1%.
“Il Pil reale ha subito una nuova contrazione nel primo trimestre – ha precisato Christine Lagarde – ma la campagna delle vaccinazioni e un graduale allentamento delle misure di contenimento sociale rafforzano l’aspettativa di una decisa ripresa dell’attività economica. La Bce chiede agli Stati membri di assicurare una puntuale ratifica della Decisione sulle risorse proprie, finalizzare i loro piani di ripresa e resilienza velocemente e utilizzare i fondi per una spesa pubblica produttiva, assieme a misure strutturali che rilancino la produttività“.
Lagarde: “Situazione economica complessivamente migliorata”
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha parlato di una “situazione economica complessivamente migliorata grazie alla ripresa della domanda globale e allo stimolo di bilancio, ma nel breve termine rimangono incertezze collegate alle dinamiche della pandemia e alla velocità della campagna di vaccinazione“.
Un chiaro invito da parte della Banca Centrale Europea ad accelerare sulla somministrazioni delle dosi per avere una certezza di una ripresa dell’economia in tempi brevi. La ripartenza, come in altre epidemie, è fortemente legata alla riduzioni delle restrizioni e per questo si chiede un cambio di passo.