Con l’aiuto di Roberto Maggio, fotografo professionista ti grande talento, proviamo a capire quali sono le migliori strategie da adottare per vincere un concorso fotografico. Roberto, da che punto si dovrebbe iniziare?
Nel caso in cui si tratti di un concorso fotografico online con un tema ben definito, è fondamentale attenersi a tale argomento. Arrivare preparati è indispensabile; in genere il tema non è troppo vincolante, anche perché deve permettere di partecipare a un certo numero di persone. Insomma, ai concorrenti viene garantita una certa libertà, di cui però non si deve abusare. Il pericolo, infatti, è quello di non essere in grado di trasmettere alla giuria il messaggio che si aveva intenzione di comunicare.
La tecnica gioca un ruolo dominante?
Sì, ma occorre non legarsi in maniera eccessiva a questo aspetto. È ovvio che nel momento in cui si comincia a fotografare si devono imparare le regole di composizione e tutte le altre prassi da adottare, anche per prendere confidenza con il settore. Il mio consiglio, però, è di non diventare schiavo di tali situazioni. Infatti, pensare unicamente alla tecnica può favorire un calo della spontaneità fotografica. È raro che a vincere i concorsi siano immagini impeccabili dal punto di vista tecnico: quello che conta, invece, è il messaggio che si desidera comunicare. Questo non vuol dire che la tecnica non conti, ovviamente: si tratta di trovare il giusto compromesso tra l’esigenza comunicativa e la qualità tecnica.
Si dice che la semplicità sia una dote importante.
In effetti sì, nei concorsi in molti casi questa si rivela un’arma vincente. Per esempio, quando le immagini sono troppo piene, magari perché i fotografi vogliono provare a renderle coinvolgenti, c’è il rischio che il messaggio risulti poco comprensibile o addirittura distragga i fruitori. Vale la pena anche di cercare di raccontare una storia, tentando di focalizzarsi sulle singole persone.
Come si può sorprendere la giuria di un concorso?
Cercando quello che si potrebbe definire come effetto wow. Le foto devono lasciare a bocca aperta: non devono solo piacere ed essere belle. Invece, devono aver quel quid che fa capire di trovarsi di fronte a un’immagine diversa dalle altre. Da questo punto di vista non ho consigli tecnici da dare, nel senso che ogni fotografo dovrebbe avvertire dentro di sé quel qualcosa di particolare. Questo è anche un criterio che si deve adottare quando si sceglie l’immagine da spedire a un concorso.
Come si fa a scegliere il concorso giusto a cui partecipare?
Ci sono concorsi il cui solo fine è quello di ottenere delle banche dati di immagini, e da questi è meglio tenersi alla larga: è probabile, infatti, che la giuria non presterà troppa attenzione alla valutazione delle immagini, che potrebbero addirittura venire scelte a caso. Io ritengo che per trovare il concorso giusto occorra prima di tutto definire il motivo per cui si ha intenzione di prendervi parte: perché si vuol provare a vincere del denaro? Per mettersi alla prova? O solo per divertimento? A seconda della risposta, sarà più semplice capire quale sarà il concorso ideale.
Qual è il tuo approccio al mondo della fotografia?
Io ho creato un blog con il quale mi piacerebbe accompagnare i lettori alla scoperta di quella parte di mondo che non ho ancora visitato. Per me le foto sono delle occasioni per rivisitare dei momenti fondamentali del mio percorso esistenziale: ogni immagine che ho catturato mi riporta a una scoperta che ho fatto o a un incontro che ho avuto. Non si tratta solo di imprimere delle immagini sulla pellicola, ma anche di far emergere dei ricordi, delle sensazioni e delle emozioni che meritano di essere diffuse e fatte conoscere.