Saviano smaschera la "banda" di Meloni: la replica contro FdI
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Saviano smaschera la “banda” di Giorgia Meloni: la replica contro Fratelli d’Italia

Roberto Saviano

Dopo un post di Fratelli d’Italia (FdI) su Capaci, Roberto Saviano esplode: accuse durissime contro il partito di Giorgia Meloni.

Dopo aver svelato il vero “maestro” di Giorgia Meloni, Roberto Saviano torna ad attaccare frontalmente Fratelli d’Italia (FdI). Questa volta lo fa in risposta a un post pubblicato dal partito in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, nel quale si invitava a diffidare di chi avrebbe speculato sulla criminalità. Un messaggio che lo scrittore ha letto come un attacco personale e che ha scatenato una replica durissima.

Giorgia Meloni

Il post di FdI e la reazione di Roberto Saviano

Il 23 maggio, nel giorno dedicato alla memoria della strage di Capaci, Fratelli d’Italia ha pubblicato un post sui social in cui si affermava che bisogna seguire l’esempio “di chi ha combattuto la criminalità, pagando con la vita” e non di chi “ha migliorato la propria vita speculando sulla criminalità“. Roberto Saviano, come riportato da Open, ha riconosciuto in quelle parole un attacco diretto alla sua persona, definendole “disgustose” e sintomo di “omertà“.

Secondo lo scrittore, Fratelli d’Italia agisce come “una banda, che come una banda si muove: bersaglia, insinua, intimidisce“. Ha attaccato la retorica del partito che contrappone la memoria di Falcone e Borsellino alla sua attività giornalistica: “Loro sono morti e quindi eroi, lui è vivo e quindi un mentitore? Questa è mentalità mafiosa“. Per Saviano, chi racconta il crimine non lo alimenta, ma svolge un ruolo essenziale di denuncia.

I tre casi emblematici

Nel suo attacco, aggiunge Open, Roberto Saviano ha riportato alla luce tre casi emblematici, accusando Fratelli d’Italia di non avere alcuna reale politica antimafia. Il primo è quello di Giuseppe Caruso, condannato in Cassazione a 12 anni per essere stato referente del clan Grande Aracri e per aver garantito loro finanziamenti europei.

Il secondo caso riguarda Giovanni Acri, consigliere comunale a Brescia, arrestato nel 2024 perché affiliato alla famiglia mafiosa dei Tripodi e che agiva per loro come una sorta di medico personale. Il giornalista ha poi collegato il caso di Acri a Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo. Per Saviano, dunque, Fratelli d’Italia non può dirsi un partito impegnato nella lotta alla mafia: “Solo retorica e facili commemorazioni. È una banda. Amica degli amici. E come una banda si muove“.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2025 15:31

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