Roma, comune cancella il murale dedicato alle donne afghane
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Direttore: Alessandro Plateroti

Roma, comune cancella il murale dedicato alle donne afghane

donna proteste iran

La denuncia arriva dall’artista romana Laika, che ha realizzato il murale ‘Zapatos rojos, save Afghan women’.

A Roma è stato cancellato il murale dell’artista Laika dedicato alle donne afghane. La denuncia dell’artista: “In poco più di 48 ore sono stati rimossi due miei poster: uno contro la mafia, l’altro a sostegno delle donne afghane. Ho sempre detto che lascio alla strada il compito di decidere la sorte delle mie opere ma questo è un vero e proprio atto deliberato di censura”. 

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Sono queste le parole di sfogo della street-artist Laika all’agenzia Dire la notizia, dopo aver appreso della cancellazione di due sue opere. Nella fattispecie si tratta di ‘Zapatos rojos, save Afghan women’, opera realizzata nella via Nomentana, all’angolo con via Carlo Fea e vicino all’Ambasciata afghana. 

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La denuncia dell’artista romana prosegue: “La donna afghana con le scarpe rosse era lì per denunciare le terribili condizioni di vita imposte alle donne dal regime dei talebani. In Afghanistan se sei donna non puoi andare a scuola, non puoi lavorare, devi mettere il burqa ogni volta che esci di casa, devi essere sempre accompagnata da un Mahram”.  

Il Mahram è un membro della famiglia della donna iraniana con il quale il matrimonio sarebbe considerato haram, ovvero legale. L’artista prosegue denunciando “gli arresti, le violenze, le sparizioni forzate e le torture nei confronti delle donne”, che stanno segnando un forte aumento. Poi la domanda retorica: “Ora mi chiedo, era proprio necessario censurare un poster che denunciava tutto questo?”. 

L’intervento del portavoce di Amnesty International Italia

Anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, è intervenuto in merito alla cancellazione del murale ‘Zapatos rojos, save Afghan women’. “Che si tratti di motivi politici legati a un intervento dell’ambasciata o a questioni di ‘decoro’ che chiamano in causa altri soggetti, il fatto che l’opera di Laika sui diritti delle donne afgane soppressi dal potere dei talebani ci rammarica profondamente. Opere d’arte del genere dovrebbero rimanere indelebili nel tempo”, dice. 

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ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2023 12:06

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