Dato che la città di Mariupol è completamente di struttura, la Russia ha un piano segreto.
Dato che la città è completamente distrutta, i russi pensano a ricavarne un’aria resort. Questi sono i piani per la città martire di Mariupol. A rivelare questi piani Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica indipendente di Donetsk. Come ha spiegato il Messaggero, Pushilin ha dichiarato che l’idea per il futuro di Mariupol è di convertire l’area in “una città-resort, cosa che non era stata possibile prima”.
Dopo la notizia della presunta resa di Mariupol, smentita ieri dal battaglione Azov, la ha iniziato a pensare cosa farsene della città. Questa è diventata il simbolo di questa brutale aggressione perché per settimane ha costretto la popolazione a vivere in condizioni disumane senza poter accedere agli aiuti umanitari. I civili hanno sofferto la fame e il freddo, la sete e le malattie. Dopo mesi di combattimenti la città è devastata e completamente rasa al suolo. Per questo i piani della Russia sono quelli di trasformarla in una città resort.
Denis Pushilin, ha spiegato al Messaggero: “La Russia è qui per sempre, e voi finalmente siete a casa. Adesso questo è territorio della nostra Repubblica. Nessuno ci toglierà più questo diritto. “Abbiamo la forza”, ha aggiunto, “le opportunità, il supporto del Paese più grande e più bello del mondo: la Russia. L’idea è quella di trasformare Mariupol in una città-resort, cosa che non era stata possibile prima“.
Il progetto dei russi è quello di trasformare la città portuale ucraina in un immenso villaggio turistico. Pushilin ha anche aggiunto che potrebbe sorgere anche un parco tecnologico laddove prima sorgeva l’Azovstal devastata dalle bombe incendiarie e i continui combattimenti.
Il piano russo per la città martire
A Mariupol oltre il 60% degli edifici è ridotto a un cumulo di detriti. Oltre la metà della città è distrutta e ridotta in macerie. Secondo le agenzie ucraine, soltanto nell’ultimo mese i russi avrebbero sganciato su Mariupol bombe equivalenti a 714 tonnellate di tritolo. La ricostruzione non sarà facile né veloce. Ma l’Occidente ha promesso all’Ucraina che sarà al suo fianco per la ricostruzione quando finirà la guerra.
Se Mariupol però dovesse rimanere in mano russa, il suo destino sarebbe diverso. Nei piani russi non è prevista la ricostruzione della grande acciaieria Azovstal dove prima venivano prodotte migliaia di tonnellate di acciaio che l’Ucraina esportava in tutta Europa.
La Russia piuttosto prevede di convertire la vecchia Mariupol, uno dei centri economici più importanti del paese in un centro di turismo e di svago. Questo è indicativo del danno che le truppe russe hanno inflitto all’economia ucraina. Il Consiglio comunale di Mariupol intanto accusa la Russia di aver preso il controllo della città solo per creare il corridoio che connettesse il Donbas con la Crimea ma non ha alcun interesse per il suo sviluppo.