Russia, i dirigenti di banca non possono lasciare il Paese

Russia, i dirigenti di banca non possono lasciare il Paese

Vladimir Putin ha deciso: i dirigenti di banca non possono fuggire dalla Russia. Questa la legge varata dalla Duma.

In Russia, si prospetta un momento realmente complicato per i dirigenti di banca. Questo, poiché le persone che ricoprono tale incarico saranno impossibilitate a scappare dal Paese. La Duma ha varato la legge il cui disegno è stato presentato dal partito di Putin. Il Cremlino vuole evitare delle possibili “emorragie” di personale e tecnici, necessari per garantire il corretto funzionamento del Paese. Considerando le difficili condizioni economiche della Russia, a seguito delle sanzioni subite dalla patria di Putin da parte dell’Unione europea e degli Stati Uniti, è necessario che coloro che ricoprono cariche importanti nel settore finanziario ed economico non escano fuori dalla loro patria.

I dirigenti di banca non possono uscire. Ma perché?

L’idea di Vladimir Putin alla base di questa proposta è la seguente. Evitare che dei soldi possano uscire dalla Russia. Dirigenti e impiegati russi potrebbero infatti far uscire denaro dal Paese. Questa non è la sola legge che Putin ha previsto per garantire il corretto funzionamento del Paese, pur considerando le gravi sanzioni imposte alla Russia. Allo studio vi è infatti un’altra legge che possa impedire ai tecnici informatici di uscire dal Paese. Eppure, potrebbe essere troppo tardi: molti sono già scappati. Parliamo di più di 70.000 specialisti che hanno lasciato la Russia, a partire dal 24 febbraio, data d’inizio dell’invasione ucraina.

Vladimir Putin

Coloro che scappano dalla Russia

La lunga primavera economica della patria di Vladimir Putin è ormai finita. Il numero di coloro che decidono di scappare dalla Russia sale sempre di più. Le restrizioni e l’incertezza generale fanno molta paura, e gli alti gradi degli istituti bancari della Russia potrebbero essere costretti a restare in patria. Per queste figure, varrebbero gli stessi motivi di “sicurezza nazionale”, applicati già per poliziotti, militari, agenti segreti e scienziati che possiedono informazioni riservate.