La NATO lancia l’allarme: la Russia potrebbe violare il trattato del 1967 con armi nucleari nello spazio. Le implicazioni globali.
Negli ultimi anni, la corsa allo spazio ha assunto una nuova dimensione, non più solo scientifica o commerciale, ma anche strategica per la Nato e per la Russia. Lo spazio non è più un luogo di esplorazione pacifica, ma un possibile teatro di scontro tra potenze. Le orbite intorno alla Terra sono affollate da circa 7.000 satelliti attivi, strumenti essenziali per comunicazioni globali, servizi bancari, navigazione e previsioni meteorologiche. Una loro compromissione avrebbe un impatto diretto sulla vita quotidiana di miliardi di persone.

Un nuovo fronte di tensione globale
Questo scenario preoccupa sempre di più le organizzazioni internazionali, soprattutto la NATO. Non si tratta di semplici speculazioni: secondo diverse fonti, esisterebbero segnali concreti di un crescente interesse da parte della Russia per lo sviluppo di armi nucleari spaziali, una mossa che segnerebbe una svolta pericolosa nell’equilibrio strategico globale.
Il trattato del 1967 e la risposta dell’Alleanza
A rendere ancora più delicata la situazione è il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, firmato da Stati Uniti, Unione Sovietica e altre potenze mondiali. Questo accordo vieta chiaramente il posizionamento di armi di distruzione di massa nello spazio, sancendo l’uso esclusivamente pacifico dell’orbita terrestre. Qualsiasi azione contraria rappresenterebbe una violazione del diritto internazionale e una minaccia diretta alla sicurezza globale.
Durante un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha espresso forte preoccupazione per le attività russe: “Ci sono voci secondo cui la Russia sarebbe interessata alla possibilità di schierare armi nucleari nello spazio”. Ha aggiunto: “i sistemi spaziali influenzano direttamente il nostro stile di vita. Assicurano, per esempio, il funzionamento dei telefoni cellulari, dei servizi bancari e delle previsioni meteorologiche”.
Rutte ha inoltre affermato: “Sviluppare armi nucleari nello spazio è un modo per la Russia di migliorare le sue capacità”, sottolineando che ciò “violerebbe il Trattato sullo spazio firmato nel 1967”.
Rutte ha rivelato che l’Alleanza rafforzerà la sorveglianza satellitare dell’Artico, spiegando: “Vediamo Cina e Russia utilizzare sempre più nuove rotte marittime e militarizzare parti dell’Artico. I satelliti possono aiutarci a tracciare i movimenti sulla terraferma e in mare e fornire alle nostre truppe comunicazioni affidabili e sicure”.