La Russia intensifica le tensioni con la Lituania: accuse di ostilità, corridoio di Suwalki e attacchi ibridi. Le implicazioni geopolitiche.
Le relazioni tra Russia e Lituania si trovano in una fase di alta tensione, con dichiarazioni reciproche che alimentano un clima di conflitto latente. Aleksei Zhuravlev, vicepresidente della commissione Difesa della Duma russa, ha recentemente affermato che «i Paesi baltici dovrebbero appartenere a Mosca», scatenando la dura reazione della Lituania. Secondo Zhuravlev, «Vilnius sarebbe di diritto russa in quanto già parte dell’impero zarista».
Le tensioni tra Russia e Lituania: dichiarazioni e accuse
L’importanza strategica del corridoio di Suwalki, una striscia di territorio che separa la Bielorussia dall’oblast di Kaliningrad, è al centro della visione geopolitica russa. Zhuravlev ha sottolineato che «il varco di Suwalki potrebbe essere utile per la Russia per rendere più comode le linee di rifornimento nell’oblast di Kaliningrad». Ha inoltre invitato i politici lituani a «tenere a freno la lingua», aggiungendo che «l’esercito di Vilnius non potrebbe resistere a uno scontro con la Russia nemmeno per una giornata».
Il Cremlino ha ulteriormente alimentato le tensioni, accusando la Lituania di atteggiamenti ostili. Dimitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che «Vilnius mantiene un atteggiamento poco amichevole e ostile, avanzando rivendicazioni territoriali nei confronti dell’exclave russa di Kaliningrad». In una risposta alle affermazioni del presidente lituano Gitanas Nauseda, che aveva definito Kaliningrad una città «originariamente lituana», Peskov ha giustificato le misure adottate da Mosca come necessarie per «garantire la sua sicurezza».
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha attaccato duramente Nauseda, definendolo una «bambola di cartone» che «sfoga le proprie fantasie storiche». Zakharova ha aggiunto che «è grazie a Josef Stalin se la capitale della Lituania è Vilnius e non Kaunas», evidenziando il contributo dell’Unione Sovietica nel delineare i confini attuali della regione baltica.
Attacchi ibridi e sicurezza energetica: le priorità della Lituania
Oltre alle dichiarazioni geopolitiche, la Lituania deve affrontare la minaccia rappresentata dagli attacchi ibridi russi. Questi includono campagne di disinformazione, cyberattacchi e pressioni sulle infrastrutture critiche. Il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys, ha recentemente dichiarato che «non è sufficiente esprimere preoccupazione quando regimi ostili mettono costantemente alla prova i limiti della nostra pazienza e minacciano la sicurezza pubblica».
Budrys ha sottolineato l’importanza di strumenti concreti per prevenire gli attacchi ibridi, evidenziando la necessità di proteggere le infrastrutture energetiche. «La sicurezza regionale passa anche da un progressivo aumento dell’indipendenza energetica dalla Russia», ha affermato il ministro durante un bilaterale con il suo omologo estone a Tallinn.
L’Estonia ha ribadito la sua posizione in favore del sostegno all’Ucraina e del contenimento delle ambizioni russe. Il ministro estone, Hanno Pevkur, ha dichiarato che «i sostenitori dell’Ucraina devono continuare con determinazione tutto ciò che è stato fatto finora, ma con più forza e rapidità. Ciò significa sostegno militare all’Ucraina, rafforzamento delle difese aeree e maggiori sanzioni a Mosca».
La visita di una delegazione di esperti statunitensi a Vilnius sottolinea l’importanza della cooperazione transatlantica. Budrys ha dichiarato che «la leadership degli Usa è essenziale per la sicurezza globale e la conservazione dei valori democratici nel mondo. La Lituania è interessata ad ampliare la cooperazione e a lavorare congiuntamente per rafforzare la sicurezza dell’area transatlantica».
La fragilità geopolitica nella regione baltica
La disputa tra la Russia di Putin e Lituania si inserisce in un contesto di crescente instabilità nella regione baltica. Le dichiarazioni russe, che richiamano il passato zarista e sovietico, mirano a giustificare rivendicazioni territoriali e a intimidire i Paesi baltici. Dall’altro lato, la Lituania e i suoi alleati NATO stanno rafforzando le misure difensive per contrastare le minacce militari e ibride.
Il corridoio di Suwalki rimane un punto focale delle ambizioni russe, e la sua posizione strategica aumenta le preoccupazioni della comunità internazionale. Come affermato dal ministro lituano Budrys, «è necessario mantenere alta la guardia per proteggere la stabilità della regione».
Con un conflitto sempre più aspro, il confronto tra Mosca e Vilnius non sembra destinato a risolversi a breve.