Russia: “Nessun motivo di escaletion per missili in Polonia”

Russia: “Nessun motivo di escaletion per missili in Polonia”

Il portavoce del Cremlino Peskov dichiara che la Russia non è in alcun modo responsabile dell’attacco missilistico in Polonia.

Una reazione esagerata quella dell’Occidente dopo l’attacco missilistico in Polonia. Le accuse sono state rivolte subito alla Russia, ma senza alcuna prova concreta a quanto pare. Mercoledì il portavoce del Cremlino ha parlato alla Stampa, affermando che i russi non c’entrano nulla con la questione. E, se Varsavia parlasse, potrebbe constatare effettivamente che Putin non ha alcuna colpa.

Vladimir Putin

Come dichiara il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, la Russia non è responsabile per i frammenti di missile ucraino che hanno colpito la Polonia ieri. E sicuramente, l’incidente non dà a Putin nessun motivo per fare un’escaletion. Il presidente ucraino Zelensky aveva affermato che l’atto (collegato alle truppe russe) sarebbe potuto essere un “messaggio” della Russia all’Occidente. Ma anche la Nato riconosce il missile di possesso dell’Ucraina, pur continuando a sostenere Kiev difendendola nell’incidente.

Peskov, “La Russia non c’entra”

Varsavia potrebbe immediatamente dire che si trattava di frammenti di un missile S-300 che non avevano nulla a che fare con la Russia. “Di conseguenza, tutti gli esperti si sarebbero immediatamente resi conto che le forze armate russe non avevano nulla a che fare con quel missile”, spiega Peskov.

L’Europa ha reagito al fatto con la tipica “russiafobia”, senza avere dati reali su cui fare affidamento. Infatti, molti funzionari di diversi Paesi hanno iniziato a lasciare tempestivamente dichiarazioni che non avevano nessun fondamento concreto, senza avere la minima idea di che cosa stesse succedendo. “Non bisogna mai affrettarsi a pronunciare giudizi e dichiarazioni che possono aggravare la situazione, tanto più in momenti così cruciali; non si dovrebbero fare dichiarazioni affrettate prima di ricevere informazioni accurate”, afferma il portavoce russo.

Diversamente, invece, gli Usa hanno reagito all’attacco in maniera “molto più contenuta”. Peskov ha consigliato a tutti di porre domande a Varsavia sul motivo per cui è successo e “di chiedere ai funzionari polacchi di essere più riservati, più equilibrati e professionali, ogni volta che parlano di argomenti così delicati e potenzialmente pericolosi”.