Rischio default: l'economia russa vacilla
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rischio default: l’economia russa vacilla

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La Russia è ad un passo dal fallimento ma Mosca dice di aver pagato i suoi debiti e minaccia di andare per vie legali.

L’agenzia di rating S&P pochi giorni fa ha tagliato il debito russo in valuta straniera portando la Russia in default selettivo, ovvero un gradino sopra il default. Il paese è ad un passo da essere dichiarato inadempiente e dal fallimento. Ma Mosca non ci sta e minaccia l’Occidente di passare per vie legali.

Il ministro delle finanze russe Siluanov ha minacciato: “Andremo in tribunale perché abbiamo preso tutte le misure necessarie per garantire che gli investitori ricevano i loro pagamenti“, sottolineando che la Russia ha pagato i suoi debiti in valuta straniera. “Presenteremo le nostre fatture al tribunale confermando i nostri sforzi per pagare sia in valuta estera che in rubli. Questo non sarà un processo facile. Dovremo dimostrare la nostra posizione molto attivamente, nonostante tutte le difficoltà“.

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Questo declassamento che S&P attribuisce ad un debitore inadempiente su una questione, ma che continuerà a soddisfare i suoi obblighi di pagamento su altre emissioni arriva dopo il pagamento in rubli di un Eurobond in dollari da parte della Russia. La motivazione della scelta arriva dall’impossibilità di usare i dollari. Dal 4 aprile il Dipartimento del tesoro americano ha impedito alla Russia di usare i dollari nelle banche americane. Di conseguenza per pagare i debiti, Mosca ha deciso di pagare in rubli venendo meno così ai termini contrattuali dell’Eurobond.

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Crolla in default il primo pezzo dell’economia russa

Una manovra costruita ad arte per bloccare l’economia russa. “Le sanzioni nei confronti della Russia probabilmente aumenteranno nelle prossime settimane, ostacolando la volontà e la capacità tecnica della Russia di onorare i termini e le condizioni delle sue obbligazioni nei confronti dei detentori del debito esteri” dice la S&P.

Nel frattempo crolla la prima società russa. Le ferrovie di stato russe sono state dichiarate in default dalla Credit Derivatives Determinations Committee (Cddc) dell’area Emea. L’organismo britannico regola i termini internazionali di gestione dei crediti sui derivati e ha dichiarato la società dei trasporti pubblici inadempiente. Nonostante abbia provato a pagare i suoi debiti nei termini stabiliti, a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente il pagamento non è andato a buon fine.

La società dei trasporti quindi non è riuscita a pagare gli interessi su un’obbligazione e non ha rimborsato gli interessi di un prestito relativo a obiettivi di sostenibilità da 250 milioni di franchi svizzeri. Tra i creditori anche Unicredit.

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ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2022 9:53

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