Russia-Ucraina, l’accusa del Cremlino: “Nato ha aiutato l’attacco di Kiev a Kursk”

Russia-Ucraina, l’accusa del Cremlino: “Nato ha aiutato l’attacco di Kiev a Kursk”

L’accusa del Cremlino sulla guerra Russia-Ucraina: parla il presidente del Consiglio marittimo russo e assistente presidenziale, Nikolai Patrushev.

Ancora tensione Russia-Ucraina. L’avanzata degli uomini di Zelensky continua e dal Cremlino filtra irritazione e anche alcune accuse pesanti. A farle, rivolgendosi alla Nato, è stato il presidente del Consiglio marittimo russo e assistente presidenziale, Nikolai Patrushev, in un’intervista al quotidiano Izvestia e citato anche dall’agenzia Tass.

Vladimir Putin

Russia-Ucraina, l’accusa del Cremlino alla Nato

Secondo quanto si apprende dall’intervista di Patrushev, l’incursione dell’Ucraina a Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali. Questo, almeno, il pensiero del presidente del Consiglio marittimo russo e assistente presidenziale. Secondo l’uomo “è stato l’Occidente a portare la giunta criminale al potere in Ucraina. I Paesi della Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire dati di intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti. L’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali”.

E ancora: “Questa iniziativa criminale è stata sollecitata dalla consapevolezza da parte del regime neonazista di Kiev del suo imminente crollo”, ha aggiunto ancora il funzionario del Cremlino. Lo stesso ha anche ipotizzato un coinvolgimento di Washington. “È comune per gli Stati Uniti dire una cosa e fare esattamente l’opposto. Senza la loro partecipazione e il loro appoggio diretto, Kiev non avrebbe mai osato mettere piede sul territorio russo”, le parole di Patrushev.

La presa di Sudzha da parte degli ucraini

Intanto gli ucraini hanno preso Sudzha, la più grande città russa, dall’inizio della loro incursione oltre confine, più di una settimana fa. A renderlo noto è stato tramite un annuncio il presidente Zelensky. Le forze di Kiev stanno allestendo un ufficio militare di comando nella città, il che suggerisce che l’Ucraina potrebbe pianificare di rimanere nella regione di Kursk per diverso tempo o comunque la sensazione è ghe si voglia dare un segnalre alla Russia e a tutto il Cremlino.

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