Un video di propaganda russa mostra Babbo Natale, abbattuto nei cieli di Mosca. La crescente paranoia sulla minaccia Nato.
Nei giorni scorsi, un video diffuso sui canali Telegram filorussi ha sollevato scalpore e polemiche. Al centro del controverso filmato, due figure emblematiche: Babbo Natale e Nonno Gelo, rispettivamente rappresentanti del mondo occidentale e della tradizione russa.
La propaganda russa e il simbolismo di Babbo Natale
Il video inizia mostrando una Mosca imbiancata dalla neve, con una slitta trainata da renne che sorvola la città. Non si tratta di un Babbo Natale qualunque: la slitta è caricata di razzi contrassegnati dal logo della Nato, e il protagonista tiene in mano una lattina di Coca Cola, altro simbolo occidentale.
L’apparente idillio natalizio viene bruscamente interrotto: un missile lanciato dalla terra colpisce la slitta, generando un’esplosione spettacolare. Poco dopo, la scena si sposta su un bunker, dove un operatore missilistico riceve i complimenti di Nonno Gelo, che conclude in modo sinistro: “Non abbiamo bisogno di nulla di straniero nei nostri cieli. Buon anno!”.
La risposta del Centro ucraino contro la disinformazione
Il Centro ucraino contro la disinformazione ha condannato il video, definendolo un esempio lampante della crescente “paranoia” russa nei confronti della Nato. Secondo il Centro, l’intento della propaganda è chiaro: demonizzare l’Occidente, dipingendolo come una minaccia per i cieli e i confini della Russia di Putin, anche durante il periodo natalizio, tradizionalmente dedicato alla pace e alla famiglia.
Questo video non è solo un’operazione mediatica, ma anche un esempio di come la narrativa russa cerchi di consolidare il supporto interno alimentando il timore di nemici esterni. L’uso di figure iconiche come Babbo Natale e Nonno Gelo non è casuale: da un lato, si sottolinea l’intrusione culturale occidentale; dall’altro, si esalta la tradizione russa come simbolo di resistenza e purezza.
Il video rappresenta un ulteriore capitolo nella guerra di immagini e simboli tra Russia e Occidente. Utilizzando il periodo natalizio come palcoscenico per il conflitto ideologico, la propaganda russa punta a trasformare ogni elemento culturale in un’arma retorica, dimostrando come il soft power possa essere sfruttato per scopi geopolitici.
Qui il video, dal profilo X di @Dariodangelo91
🇷🇺 Nuove vette toccate dalla propaganda russa: il nostro Babbo Natale porta ai russi dei regali "particolari". Quali? Secondo la propaganda, ovviamente, i missili NATO. Ma secondo la tradizione russa a consegnare i doni in queste ore, precisamente a Capodanno, è Ded Moroz, Nonno… pic.twitter.com/xJlo5R0P4g
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) December 31, 2024