Salario minimo: partiti spaccati su sì e no
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Direttore: Alessandro Plateroti

Salario minimo: partiti spaccati su sì e no

Renato Brunetta

La politica è divisa sul salario minimo. Chi è a favore e chi si scaglia contro al provvedimento.

Il provvedimento sul salario minimo è fermo in Senato perché la politica non riesce a raggiungere un accordo. La maggioranza è divisa sui pro e i contro della misura. Il centrosinistra tende per essere favorevole mentre si oppone Forza Italia pensiero condiviso dalle parti sociali.

In molti paesi europei, la maggior parte, è già legge un salario minimo per i lavoratori mentre in Italia il dibattito è ancora in alto mare. La soluzione potrebbe arrivare da una direttiva Ue di lunedì a Strasburgo con un accordo politico con le istituzioni Ue. La direttiva della Commissione stituisce un quadro per fissare salari minimi adeguati ed equi rispettando le diverse impostazioni nazionali dei 27 Paesi e a rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva.

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In Italia invece il pensiero è diviso. Confindustria ritiene che ci sia già e le parti sociali sono favorevoli purché rientri nella contrattazione. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, vede “aperture positive da tutte le parti, c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Vediamo qual è il punto di contatto che consenta di intervenire subito in attesa poi di una legge di carattere più organico” annuncia.

Renato Brunetta
Renato Brunetta

I partiti si dividono sul provvedimento

 Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ritiene il salario minimo non vada “bene per legge perché è contro la nostra storia culturale di relazioni industriali. Il salario non può essere moderato ma deve corrispondere alla produttività” dichiara. Mentre al Pd si battono sulla questione dei salari e da Giorgetti un’apertura al dibattito poiché che i salari siano bassi, ammette, è un fatto oggettivo.

Il salario minimo forse non è nella cultura di alcuni politici. Se per alcuni politici è normale che si prendano paghe da fame, di 3-4 euro lordi l’ora, allora diciamo che la politica del Movimento 5 Stelle non è questa. Non accetteremo mai fino a quando non approveremo il salario minimo. Queste sono paghe da fame” dichiara il leader Giuseppe Conte.

Per la presidente dei senatori azzurri Bernini il salario minimo per legge vìola la libertà contrattuale e propone un abbassamento del costo del lavoro così che le aziende possano dare stipendi dignitosi ai lavoratori. Il governatore della Banca d’Italia apre a questa possibilità “se studiata bene” mentre dai sindacati ci sono aperture con condizioni.

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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2022 11:27

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